Terza sconfitta di fila per la Fiorentina e attimi di paura in campo per Moise Kean.
La squadra di Palladino cade al Bentegodi, contro il Verona che in pieno recupero si prende tre punti fondamentali nella corsa salvezza grazie alla gran giocata di Bernede, fortunato nel rimpallo ma bravo e freddo davanti a De Gea.
L'1-0 al 95' manda in crisi i viola che non riescono più a vincere e fa fare festa all'Hellas, capace nel finale di mettere insieme cuore, coraggio e tenuta fisica e meritarsi i tre punti giunti proprio sul suono della sirena. Per la Fiorentina la serie negativa si allunga e la trasferta veronese è stata resa ancora più amara per l'infortunio a Kean che ha fatto rivivere momenti di ansia dopo che il giocatore classe 2000 ha ricevuto un colpo al volto che gli ha causato una ferita al sopracciglio.
Dopo circa 10 minuti dall'avvio della ripresa, l'attaccante cade a terra sanguinante e viene subito soccorso dallo staff medico che in campo per diversi minuti sutura la ferita. Kean esce in barella come da protocollo, rientra dopo essersi cambiato la maglia sporca di sangue. Ma dopo pochi minuti crolla a terra, da solo, dopo aver subito poco prima un altro colpo al volto anche in questo caso assolutamente fortuito.
Sotto gli occhi di Edoardo Bove protagonista del dramma vissuto in Fiorentina-Inter dello scorso primo dicembre. Kean viene portato via in barella, il pubblico applaude e come fa sapere successivamente il club viola, è stato trasferito in ambulanza in ospedale per accertamenti dove gli viene riscontrato un trauma cranico.
Un'altra giornata da dimenticare per Palladino che aveva riportato Kean a guidare l'attacco dopo lo stop per squalifica nella gara con il Como. Beltran si piazza sulla linea dei centrocampisti. Zanetti in casa Hellas sceglie una squadra più leggera. In difesa conferma per Valentini ma sulla fascia di destra c'é l'ex Faraoni con Livramento a dar man forte in fase offensiva a Sarr. La Viola fa possesso palla, il Verona prova ad aggredire e ripartire.
È a sinistra che l'undici toscano cerca di sfondare. Sul traversone di Folorunsho, Kean salta più in alto dei difensori gialloblù e costringe Montipò agli straordinari. Stessa azione in fotocopia poco più tardi, la capocciata di Zaniolo è troppo centrale per impensierire Montipò. La Fiorentina, tuttavia, non riesce mai davvero a cambiare il ritmo gara, il Verona bada a difendersi, il piano partita del tecnico di casa è prevalente, primo tempo soporifero, con poche emozioni e occasioni con il contagocce. E nella ripresa canovaccio tattico che non muta. Il Verona fa densità, la Fiorentina gira troppo lentamente palla. I due tecnici iniziano un'autentico valzer di cambi che non aiuta ad alzare il ritmo gara. Ma il jolly lo pesca Zanetti. Bernede vince il rimpallo con Pablo Mari poi piazza un paio di finte e deposita in porta spiazzando De Gea. Al Bentegodi è festa. Per la Fiorentina è crisi.
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