"Stiamo cercando di far diventare
normalità quella che prima era un'eccezione. La cosa più
importante di questi Europei è il segno della continuità di
questo gruppo di ragazze e ragazzi che, pur lasciando a casa
tutti i campioni olimpici, sanno farsi valere, primeggiare in
Europa. Zaynab Dosso ci ha regalato un oro storico: per la prima
volta nella storia dell'atletica italiana una donna vince una
competizione internazionale sui 60 metri indoor. E l'ha vinta
dominando la gara". Così il direttore tecnico della Nazionale di
atletica Antonio La Torre, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai
Radio 1, sul bilancio finale degli Europei indoor di atletica
leggera ad Apeldoorn, in Olanda. L'Italia ha chiuso la kermesse
europea con sei medaglie, al secondo posto del medagliere. Chi
parteciperà ai Mondiali indoor di Nanchino? "Stiamo definendo in
queste ore - aggiunge La Torre - Uno dei punti fermi è Andy
Diaz, Andrea Dallavalle sta per sciogliere le riserve. Ci
saranno i due pesisti Leonardo Fabbri e Zane Weir, sicuramente
Zaynab Dosso e Lorenzo Simonelli. Abbiamo la speranza che
possano essere due gli ottocentisti presenti come Tecuceanu e
Lazzaro. Sinta Vissa, che non avete visto agli Europei, arriverà
direttamente a Nanchino con alle spalle un record storico sul
miglio, competerà sui 1500. Rivedremo Eloisa Coiro, ieri
protagonista di un bellissimo 800 metri, a un soffio dalla
medaglia. Roberta Bruni ci sarà, speriamo ci invitino anche
Elisa Molinarolo. Saremo una squadra tra le 15-20 unità. Non ci
sarà Larissa Iapichino, scelta fatta già da qualche mese nella
sua programmazione. Ovviamente ci sarà Mattia Furlani".
Il caso spionaggio Tortu-Jacobs può avere ripercussioni sulla
staffetta azzurra? "Mi rifaccio a un'immagine, quella di Parigi
con Jacobs che a braccia aperte va incontro a Tortu a consolarlo
per il quarto posto. Con quel gesto - ricorda La Torre - Marcell
è come se avesse detto a Filippo 'si vince e si perde tutti
insieme'. Ci sono due aspetti della vicenda: uno non riguarda la
federazione, ci sono indagini che avranno un loro corso. Come ha
detto il presidente Mei, in staffetta corre chi va più veloce.
Marcell ha più volte ribadito di come crede nella buona fede di
Filippo e pian piano ricostruiremo un ambiente che in questi
anni ci ha regalato tante soddisfazioni. Rimango positivo
proprio dall'atteggiamento e dalle parole di Jacobs".
Conclusione sulla medaglia d'oro di Larissa Iapichino: "Credo
sia il punto di svolta - affrema il dt della Nazionale di
atletica - Non ho mai smesso di credere nelle potenzialità di
Larissa. Quando ha sbagliato, è arrivata quarta alle Olimpiadi.
Gli occhi che ho visto saranno l'espressione di una presenza
agonistica fortissima di Larissa, che si candida ad essere la
lunghista da battere insieme alla Mihambo. Sarà una delle
protagoniste del salto in lungo femminile, del presente e del
futuro".
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