La disciplina sull'equo compenso per
le prestazioni libero-professionali, in vigore dal maggio del
2023, "va sempre applicata anche negli appalti pubblici". Lo
sottolinea, in una nota, il presidente del Consiglio nazionale
degli architetti Massimo Crusi, che ricorda, inoltre, come una
recente indagine effettuata mediante l'Osservatorio nazionale
sui servizi di architettura e ingegneria (Onsai) dallo stesso
Ordine professionale e dal centro ricerche Cresme abbia
evidenziato "una significativa crescita dell'utilizzo dell'equo
compenso da parte delle stazioni appalti, soprattutto nel terzo
trimestre 2024".
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