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Migranti espulsi in catene, foto shock dalla Casa Bianca

Migranti espulsi in catene, foto shock dalla Casa Bianca

Centinaia di arresti e rimpatri. Trump: 'Cacciamo i criminali'

24 gennaio 2025, 20:52

di Claudio Salvalaggio

ANSACheck
La foto che accompagna il post della Casa Bianca - RIPRODUZIONE RISERVATA

La foto che accompagna il post della Casa Bianca - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto shock sugli account social della Casa Bianca, dove compare una decina di immigrati illegali che camminano in fila, ammanettati e in catene, verso un aereo militare per essere riportati in patria.

"Come promesso, il presidente Trump sta inviando un messaggio forte al mondo: chi entra illegalmente negli Stati Uniti andrà incontro a gravi conseguenze", si legge nel post su X, con la scritta in sovrimpressione "I voli di deportazione sono iniziati. Promesse fatte, promesse mantenute".

Le foto immortalano alcuni dei 70-80 migranti diretti in Guatemala, imbarcati alla base militare di Fort Biggs nei pressi di El Paso, in Texas, una delle zone calde del confine col Messico. Il Pentagono ha messo a disposizione due C-130 e due C-17 che, in coordinamento con il dipartimento di Stato e il dipartimento della Homeland security, sono utilizzati per le espulsioni. La procedura dei rimpatri è sempre questa, ma la Casa Bianca ha voluto mostrare a tutti la durezza del suo pugno di ferro come monito contro "l'invasione" dei clandestini.

Una durezza declinata su tutti i fronti con la militarizzazione del confine, dove sono attesi altri 10 mila soldati, e vari ordini esecutivi: dallo stop di tutte le richieste d'asilo pendenti al rafforzamento dei poteri della polizia, autorizzata ad entrare anche in chiese e scuole. Finora sono state arrestate oltre 700 persone in raid mirati a Chicago, New York, Boston e anche in New Jersey.

"Le deportazioni stanno andando bene, stiamo mandando via tutti i peggiori criminali", ha commentato Trump al suo arrivo ad Asheville, in North Carolina, dove ha visitato insieme a Melania i luoghi colpiti dall'uragano Helene quattro mesi fa dirigendosi poi a Los Angeles per i recenti incendi che hanno devastato la città e i suoi dintorni. È il primo volo del suo secondo mandato e l'ha utilizzato per attaccare il suo predecessore e i dem, accusati di non aver saputo gestire le emergenze.

 

.. "Il North Carolina è stato trattato molto male, Biden vi aveva abbandonato, con me non sarete più soli", ha assicurato. In campagna elettorale aveva affermato falsamente che la Fema, la protezione civile, era rimasta senza fondi perché li aveva dirottati sui migranti. Ora l'ha rimessa nel mirino affermando che "è lenta, costa tanto e c'è troppa burocrazia". "Potrei sbarazzarmene, se lo ritenessi necessario", ha minacciato, ribadendo che "sarebbe meglio se fossero stati ad occuparsi della gestione dei disastri naturali". Una potenziale rivoluzione che priverebbe gli Stati Uniti di una protezione civile a livello federale e creerebbe discriminazioni interne tra Stati ricchi e poveri. In California invece ha puntato il dito contro il governatore dem Gavin Newsom, ignorato prima della partenza nonostante le sue aperture per una cooperazione indispensabile a sbloccare miliardi di aiuti federali in Congresso, che il tycoon vorrebbe legare alla rimozione del tetto del debito. L'accusa è di aver gestito male il patrimonio boschivo e soprattutto quello idrico per proteggere "un pesce sostanzialmente inutile".

Tra un volo e l'altro, The Donald ha trovato tempo anche di arringare in videocollegamento i 150 mila partecipanti della marcia per la vita nella capitale, dopo aver graziato 23 attivisti pro life condannati per aver bloccato nel 2020 a Washington l'accesso di una clinica per l'aborto, intimidendo staff e pazienti. Tra loro anche Lauren Handy, leader del gruppo Progressive Anti-Abortion Uprising. Il vicepresidente JD Vance invece è intervenuto personalmente alla marcia. Il presidente aspetta poi la conferma della sua nomina forse più controversa, quella di Pete Hegseth alla guida del Pentagono, nonostante il 'no' delle senatrici repubblicane Susan Collins e Lisa Murkowski dopo che sono uscite altre accuse sul comportamento violento dell'ex anchor della Fox e la cifra pagata per una presunta aggressione sessuale (50 mila dollari). Intanto il tycoon ha revocato la scorta ad Anthony Fauci, dopo quella a John Bolton e Mike Pompeo: "Fauci ha fatto un sacco di soldi, può pagarsi la scorta da solo. Posso dargli il contatto di qualche buona agenzia di security", lo ha schernito. 

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