L'ambasciatore d'Italia in
Serbia, Luca Gori, ha aperto stamane insieme alla ministra
dell'Integrazione Europea, Tanja Miscevic, l'evento finale del
"Programma di scambio sul capitolo 22 dell'acquis UE", che
riguarda l'allineamento della legislazione nazionale con la
normativa europea sui fondi strutturali e di coesione. Il
workshop, organizzato dall'Osservatorio Balcani Caucaso
Transeuropa e dal CNR ISSIRFA presso l'Istituto Italiano di
Cultura di Belgrado, ha avuto l'obiettivo di discutere lo stato
attuale del processo negoziale su tale capitolo di Serbia,
Albania Montenegro e Macedonia del Nord e di analizzarne le
prospettive future. Il progetto è finanziato dal ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale attraverso il
fondo dell'Iniziativa Centro Europea presso la Banca Europea per
la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS). "La politica di coesione
è un perno importante del percorso di adesione all'Unione
Europea di Belgrado e dei Paesi della regione. Attraverso
l'armonizzazione della legislazione nazionale con gli standard
comunitari, infatti, non solo si avvicinano i Paesi candidati
all'Ue, ma si favorisce anche lo sviluppo dei territori", ha
dichiarato l'ambasciatore Gori. "L'Italia - ha proseguito -
resta un convinto sostenitore della necessità di accelerare il
processo di allargamento della Ue ai Balcani occidentali ed e'
favorevole all'apertura del Cluster 3 con Belgrado".
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