Il presidente brasiliano Luiz
Inacio Lula da Silva ha difeso oggi al vertice del G7 la
tassazione dei super-ricchi, evocando anche l'intervento di
Israele a Gaza e la realizzazione di una conferenza di pace per
l'Ucraina.
"E' giunto il momento - ha detto rilanciando un progetto al
centro del G20 presieduto dal Brasile - che i super ricchi
paghino il loro giusto contributo in tasse. Questa eccessiva
concentrazione di potere e reddito rappresenta un rischio per la
democrazia. Molti Paesi in via di sviluppo hanno già formulato
politiche efficaci per sradicare fame e povertà".
"L'obiettivo nel G20 - ha proseguito - è mobilitare risorse
per espanderle e adattarle ad altre realtà", e ha chiesto il
sostegno del G7 per l'Alleanza globale contro la fame e la
povertà, che sarà lanciata nel prossimo vertice a Rio de
Janeiro.
Inoltre Lula ha criticato l'offensiva israeliana contro la
Striscia di Gaza dove, ha sottolineato, "vediamo il legittimo
diritto di difesa trasformarsi in diritto di vendetta. Siamo di
fronte alla violazione quotidiana del diritto umanitario, che ha
colpito migliaia di civili innocenti, soprattutto donne e
bambini",
Per quanto riguarda la crisi ucraina, il capo dello stato ha
ricordato che il Brasile "ha condannato fermamente l'invasione
da parte della Russia", mentre "è chiaro che nessuna delle due
parti sarà in grado di raggiungere tutti i suoi obiettivi con
mezzi militari". "Solo una conferenza internazionale
riconosciuta dalle parti, sulla falsariga della proposta di
Brasile e Cina - ha concluso - renderà possibile la pace".
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