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Exit poll Giappone, il partito di governo perde la maggioranza

Exit poll Giappone, il partito di governo perde la maggioranza

Per la prima volta in 12 anni alla Camera Bassa

TOKYO, 27 ottobre 2024, 14:56

Redazione ANSA

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A man votes during the general election at a polling station set up at a local school in Tokyo © ANSA/AFP

A man votes during the general election at a polling station set up at a local school in Tokyo © ANSA/AFP

Per la prima volta dal 2012 in Giappone, i Liberal-democratici (Ldp) a capo della coalizione di governo perdono la maggioranza alla Camera Bassa, decretando una solenne battuta d'arresto per il neoeletto premier Shigeru Ishiba, leader da appena un mese del partito conservatore che ha governato quasi ininterrottamente il Paese del Sol Levante dal Dopoguerra ad oggi. A pochi minuti dalla chiusura delle urne, in base ai primi exit poll, su 465 seggi contesi nelle elezioni parlamentari, l'Ldp non riuscirà a confermare i 256 seggi che deteneva prima dello scioglimento delle Camere.    

   A pesare sul calo dei consensi per il partito conservatore lo scandalo su fondi irregolari esploso lo scorso dicembre, che ha travolto diverse fazioni dell'Ldp, inclusi alcuni ministri del precedente esecutivo guidato dall'ex premier Fumio Kishida - costretto a dimettersi, e il malcontento generale su misure economiche considerate non adeguate a contenere il rialzo generale dei prezzi. Secondo le proiezioni anche il Komeito, partito di ispirazione buddista e principale alleato del governo, non riuscirà a confermare i suoi 32 seggi, ridimensionando i 288 totali che le due forze detenevano prima del voto.

   Il premier 67enne Ishiba - reduce da sondaggi che prima delle elezioni davano l'operato del governo intorno al 40% dei consensi, puntava alla semplice maggioranza di 233 seggi nella più influente aula del Parlamento. L'Ldp è considerato uno dei partiti di maggior successo a livello globale tra le democrazie liberali, al potere negli ultimi 69 anni in Giappone tranne in due occasioni. Nel 1993, venne spodestato per la prima volta, dopo lo scoppio della bolla speculativa degli anni '80 e a seguito di scandali legati alla corruzione. Più recentemente, tra il 2009 e il 2012, quando il partito di centro-sinistra Cdp prese il sopravvento nel periodo che vide il verificarsi del disastro nucleare di Fukushima, nel 2011. Se i risultati degli exit poll dovessero essere confermati, si aprirebbe una nuova fase di incertezza, dicono gli analisti politici, con alleanze che appaiono tutt'altro che scontate per garantire la governabilità del Paese.

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