La Camera preliminare II della
Corte penale internazionale (Cpi) ha rilevato che, non avendo
arrestato Vladimir Putin mentre si trovava sul proprio
territorio e non avendolo consegnato alla Corte, la Mongolia non
ha ottemperato alla richiesta della stessa Corte di cooperare in
tal senso, contrariamente alle disposizioni dello Statuto di
Roma, impedendo così a questa istituzione di esercitare le
proprie funzioni e i propri poteri. In considerazione della
gravità della mancata cooperazione, la Camera ha ritenuto
necessario deferire la questione all'Assemblea degli Stati
membri. Lo fa sapere la Cpi.
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