Il caldo oltre le aspettative in
estate continua a incidere sul prezzo del riso in Giappone,
salito del 48% rispetto al 2023, raggiungendo il livello più
alto degli ultimi 31 anni.
Secondo i dati pubblicati dal ministero dell'Agricoltura, il
costo medio del riso grezzo venduto dalla Federazione nazionale
delle cooperative agricole e da altri enti fornitori ai
grossisti, è stato di 22.700 yen in settembre (circa 140 euro)
per 60 chilogrammi: si tratta del livello più alto dal 1993, in
base ai dati del National Rice Exchange and Price Formation
Center, quando raggiunse i 23.607 yen. In Giappone
tradizionalmente il riso del raccolto di ogni anno inizia a
comparire sugli scaffali dei negozi intorno a settembre.
A contribuire al rialzo dei prezzi, dicono gli osservatori,
anche l'aumento dei costi di produzione, dovuti all'inflazione,
e il boom senza precedenti del turismo che ha fatto incrementare
in gran misura il consumo del cereale. I netti rincari del riso
sono inoltre stati determinati da una notevole costituzione di
scorte avvenuta ad agosto da parte dei consumatori, a seguito
dell'allarme dell'Agenzia meteorologica (Jma) sull'eventualità
in tempi più ristretti di un terremoto di proporzioni devastanti
lungo la Fossa del Nankai, l'area che si estende a circa 900
chilometri al largo della costa dell'arcipelago, all'origine dei
più devastanti terremoti degli ultimi secoli.
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