Organizzazioni per i diritti
umani di El Salvador hanno denunciato la "paralisi"
dell'istruttoria sull'omicidio di monsignor, Arnulfo Romero,
arcivescovo di San Salvador ucciso da un sicario il 24 marzo del
1980 nel quadro della guerra civile che insanguinava il Paese.
"Oggi, 45 anni dopo l'assassinio dell'arcivescovo Romero,
chiediamo alla corte di passare alla fase successiva, di
elevarlo a processo plenario, poiché riteniamo che dopo 8 anni
di istruttoria vi sia sufficiente documentazione e che il caso
sia stato sufficientemente indagato", ha affermato in una
conferenza stampa l'avvocato Alejandro Díaz, membro
dell'organizzazione di protezione legale María Julia Hernández.
Un rapporto del 1993 redatto dalla Commissione per la verità
delle Nazioni Unite identificò il maggiore Roberto D'Aubuisson,
fondatore del partito di ultradestra Alleanza repubblicana
nazionalista, come mandante dell'omicidio.
Il documento indica anche che i capitani dell'esercito
salvadoregno Álvaro Saravia ed Eduardo Ávila, tra gli altri,
hanno partecipato alla pianificazione e all'esecuzione
dell'omicidio.
Monsignor Romero si battè per i diritti della popolazione più
povera e denunciò i crimini della giunta militare di governo ed
è stato successivamente canonizzato a Roma il 14 ottobre del
2018 per iniziativa del Papa Francesco.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA