Il ministro della Corte suprema
brasiliana, Alexandre de Moraes, ha ordinato il blocco di Rumble
in Brasile. La decisione è stata pubblicata poco fa, riporta il
sito G1. Lo stesso Moraes, lo scorso anno, aveva bloccato X per
40 giorni.
Nell'ordinanza, Moraes sostiene che Rumble ha commesso
"ripetuti, consapevoli e volontari inadempimenti degli ordini
giudiziari, oltre al tentativo di non sottoporsi all'ordinamento
giuridico e al Potere Giudiziario brasiliani", istituiendo un
"ambiente di totale impunità, una 'terra senza legge' nei social
network brasiliani".
"Determino la sospensione immediata, completa e integrale del
funzionamento di 'Rumble Inc' sul territorio nazionale, fino a
quando tutte le ordinanze giudiziarie emesse nei presenti atti,
inclusi i pagamenti delle multe, non siano rispettate e si
indichi, in giudizio, la persona fisica o giuridica
rappresentante", si legge nell'ordinanza.
Ieri Moraes aveva ordinato a Rumble di informare, entro 48
ore, chi è il suo rappresentante legale nel paese sudamericano.
Nei giorni scorsi, con il gruppo di comunicazione Trump Media,
Rumble ha denunciato negli Stati Uniti Moraes accusandolo di
censura e chiedendo che i suoi ordini di rimuovere account non
abbiano effetto legale negli Usa.
Moraes oggi ha ordinato che Rumble blocchi il canale del
blogger Allan dos Santos, accusato di diffondere fake news pro
Bolsonaro, impedisca le sue registrazioni e interrompa ogni
pagamento nei suoi confronti. Pochi minuti fa Moraes ha
decretato il carcere per il blogger latitante, riporta G1.
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