"L'approccio tunisino alla
migrazione regolare e sicura, basata su interessi reciproci,
dignità umana e valori universali", è stato il fulcro
dell'incontro tra il ministro tunisino degli Esteri, Mohamed Ali
Nafti, e la direttrice dell'Organizzazione Internazionale per le
Migrazioni (Oim), Amy Pope, a margine del World Economic Forum
di Davos. Lo ha reso noto il ministero tunisino degli Esteri,
precisando che Nafti ha ribadito il contributo attivo della
Tunisia agli sforzi internazionali nella gestione della
migrazione, citando iniziative proposte, accordi bilaterali
firmati con i suoi partner e il suo coinvolgimento nei piani
d'azione dell'Oim.
Nafti ha espresso la ferma posizione della Tunisia nel
"rifiutare di essere un punto di transito o un Paese di
residenza temporanea o permanente per i migranti irregolari" e
ha sottolineato gli sforzi compiuti dal governo tunisino per
sostenere i diritti della comunità tunisina all'estero e
aiutarla a integrarsi meglio nei paesi ospitanti. Pope ha
parlato delle sfide che la Tunisia sta affrontando a causa della
migrazione irregolare, accogliendo con favore le iniziative
intraprese finora per combattere i flussi migratori irregolari.
Ha inoltre elogiato gli sforzi della Tunisia per rafforzare i
canali di migrazione regolare e sostenere lo sviluppo locale
come mezzo per combattere la migrazione irregolare, esprimendo
la volontà dell'Oim di continuare la cooperazione con la Tunisia
per garantire il ritorno volontario dei migranti irregolari nei
loro Paesi di origine.
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