Con apertura dei seggi alle 7 ora
italiana a locale, si tengono oggi in Mozambico elezioni
generali dall'esito scontato per la scelta di presidente e
deputati al Parlamento: il Fronte di Liberazione del Mozambico
(Frelimo) dovrebbe mantenere tutti i posti chiave del potere,
come avviene da mezzo secolo dopo l'indipendenza dal Portogallo,
anche se in questa tornata sta emergendo un outsider carismatico
Il presidente uscente Filipe Nyusi, che non ha potuto
ricandidarsi per limiti costituzionali a un terzo mandato, era
stato rieletto cinque anni fa con il 73% dei voti contro il 22%
del suo principale rivale della Renamo, l'ex formazione ribelle
da sempre principale partito di opposizione.
Il probabile futuro presidente dovrebbe essere dunque Daniel
Chapo, 47 anni: senza esperienza di governo centrale o carriera
di partito: sarebbe il primo capo di stato mozambicano nato dopo
l'indipendenza e a non aver combattuto durante la guerra civile
del 1975-1992 che causò un milione di morti.
Nelle ultime settimane di campagna è emersa la figura di
Venancio Mondlane, 50 anni, che ha recentemente lasciato la
Renamo dopo aver fallito nel tentativo di prenderne la guida.
Oratore di talento, mobilita le folle e suscita speranza,
soprattutto tra i giovani.
Le elezioni municipali dell'anno scorso, vinte nettamente dal
Frelimo, avevano scatenato manifestazioni con diversi morti
nelle principali città del paese lusofono dell'Africa australe
ricco di gas (che vieni estratto da Eni) ma gravemente colpito
da cambiamenti climatici e terrorismo jihadista restando uno
degli Stati più poveri al mondo. I seggi chiudono alle 18 e non
c'è una previsione attendibile circa i primi risultati
significativi.
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