Il governo di Khalifa Haftar che
controlla l'est della Libia ha annunciato lo stop alla
produzione e all'export di petrolio come risposta al tentativo
del governo di unità nazionale che regna su Tripoli e sul
nord-ovest del Paese di sostituire il governatore della Banca
centrale. Lo afferma il governo di Haftar in un post su
Facebook, secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg. Nei
giorni scorsi il Consiglio presidenziale di Tripoli aveva
annunciato la sostituzione del governatore Al-Siddiq Al-Kabir e
del board della banca, richiesta che Al-Kabir aveva però
rispedito al mittente.
Nei giorni scorsi il Consiglio presidenziale di Tripoli aveva
annunciato la sostituzione del governatore Al-Siddiq Al-Kabir e
del board della banca, richiesta che Al-Kabir aveva però
rispedito al mittente, chiedendo una decisione comune tra l'Alto
consiglio di Stato di Tripoli e la Camera dei Rappresentanti di
Bengasi. Intanto la confusione a Tripoli sulla conduzione della
Cbl continua. Il Consiglio presidenziale ha nominato oggi il
vice governatore Abdul Fattah Abdel Ghaffar governatore ad
interim della Banca centrale della Libia, che si occuperà di
tutti i compiti e degli accordi finanziari fino a nuovo avviso.
"A causa dei ripetuti attacchi di gruppi fuorilegge, con
l'istigazione e l'assistenza dell'usurpato Consiglio
presidenziale, allo scopo di controllare illegalmente la più
importante istituzione finanziaria del Paese, che è la Banca
Centrale della Libia, ignorando tutte le decisioni e le leggi
emanate dalla Camera dei Rappresentanti e dal Consiglio di
Stato, nonché la legislazione finanziaria dello Stato, ignorando
quanto emesso dalla magistratura in merito alla sospensione
delle decisioni errate perché rappresentano una palese e chiara
usurpazione di potere" il governo di Bengasi "dichiara lo stato
di forza maggiore su tutti i giacimenti petroliferi, porti,
istituzioni e installazioni, e blocca la produzione e
l'esportazione di petrolio fino a quando ulteriore avviso e
invita tutte le autorità competenti affiliate al governo libico,
ciascuna secondo la propria posizione e responsabilità, a
mettere in pratica la questione con urgenza", si legge nel
comunicato.
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