"La Fiera internazionale del libro di
Guadalajara non è solo una preziosa piattaforma culturale per
l'intera America Latina, ma anche per il Nordamerica. Va
sottolineato il crescente interesse dell'Europa e anche dei
Paesi asiatici. Va ricordato che gli Stati Uniti sono il secondo
Paese ispano-parlante al mondo, solo dietro al Messico. Con
oltre 900.000 visitatori e 2.000 case editrici di circa 50
Paesi, la Fil è una delle fiere del libro più importanti al
mondo". Così l'ambasciatore del Messico in Italia, Carlos Garcia
de Alba, che ha presenziato alla Farnesina, assieme al
vicepremier Antonio Tajani e al ministro della Cultura,
Alessandro Giuli, all'annuncio ufficiale della partecipazione
dell'Italia come Paese ospite d'onore alla Fiera internazionale
del libro di Guadalajara, in programma fra la fine di novembre e
l'inizio di dicembre 2026.
"Essa - ha aggiunto - favorisce il dialogo culturale fra e
con le nazioni di lingua spagnola, creando opportunità per
autori emergenti e consolidando la presenza delle più importanti
case editrici. L'Italia è già stata ospite d'onore della fiera
nel 2008, occasione che ha permesso di esporre la ricchezza
della letteratura e del patrimonio culturale. Tornare con questo
ruolo di prestigio nel 2026 rappresenta una straordinaria
opportunità per rafforzare i legami tra le nostre nazioni e
celebrare il dialogo tra la letteratura italiana e quella
messicana, che hanno sempre avuto un'influenza reciproca
significativa".
"Le nostre letterature hanno arricchito la cultura mondiale
con opere di grande valore - conclude -. Il Messico ha donato
alla letteratura grandi nomi come Octavio Paz, vincitore del
Premio Nobel 1990, Carlos Fuentes, Sor Juana Inés de la Cruz,
Juan Rulfo oppure Alfonso Reyes e Juan José Arreola. L'Italia,
dal canto suo, può vantare una lunga tradizione di Premi Nobel
per la letteratura, addirittura 6; tra cui Giosuè Carducci,
Grazia Delédda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Eugenio
Montale e Dario Fo".
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