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Gli Usa valutano il disimpegno delle truppe in Europa

Gli Usa valutano il disimpegno delle truppe in Europa

E nell'Ue tornano forme di 'naia', l'ultima a dirlo è Varsavia

BRUXELLES, 09 marzo 2025, 09:36

Redazione ANSA

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Trump - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trump - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Donald Trump sta considerando l'ipotesi di ritirare 35.000 truppe americane dislocate in ambito Nato in Germania e magari di spostarle in Ungheria, paese ben più affine alle sue politiche. Non solo. Gli Usa, secondo fonti di stampa svedesi, vogliono anche interrompere la partecipazione alle future esercitazioni militari in Europa in ambito Nato, confermando così plasticamente l'intenzione di disimpegnarsi dal Vecchio Mondo.


    "Trump è arrabbiato perché gli europei sembrano spingere per la guerra", dice una fonte vicina alla Casa Bianca, citata dal britannico Telegraph, guarda caso dopo lo storico vertice di Bruxelles in cui l'Ue ha deciso di rafforzare la sua difesa e il sostegno all'Ucraina. In quest'ultimo caso con l'opposizione di Viktor Orban. Certo, far migrare i soldati dalla Germania all'Ungheria non sarà cosa semplice: le basi tedesche ospitano migliaia di famiglie americane, con infrastrutture costruite in decenni di permanenza - scuole, abitazioni, ospedali - ma il presidente ormai non sorprende più nessuno con le sue idee a volte estemporanee.


    L'intenzione degli Usa di ridurre il loro impegno in Europa è però assodato - poco dopo il suo insediamento Trump aveva notificato agli alleati Nato l'intenzione di riportare in patria i 20mila soldati dislocati da Joe Biden dopo l'invasione dell'Ucraina e di chiedere un "contributo" per quelli restanti - ed è in parte il motivo per cui l'Unione Europea ha deciso di varare il piano di riarmo. L'attenzione al momento si sta concentrando sugli investimenti per l'equipaggiamento (missili, aerei, navi e quant'altro) benché, da mesi, si sta muovendo sotto traccia pure il tema degli uomini. La Nato, ad esempio, sta incoraggiando gli alleati a "cambiare i modelli" di formazione dei soldati perché "serve più unità" per affrontare la mutata realtà di sicurezza in Europa. Con il servizio di leva che non è più un tabù in vari membri dell'Ue.
    Il premier polacco Donald Tusk ha appena annunciato al Parlamento che l'esercito deve arrivare a 500mila effettivi e che servirà una riserva corposa. Quindi si punterà su una sorta di 'mini naia' per dare "un addestramento militare ad ogni maschio adulto" del Paese, con un piano da definire "entro la fine dell'anno". Sono misure che costano. E che al contrario degli acquisti dei mezzi pesano sui bilanci in modo strutturale.


    Da qui la necessità di mettere mano al Patto di stabilità europeo per permettere di affrontare la nuova realtà. Sta di fatto che varie forme di coscrizione stanno tornando in Europa.
    La Lettonia l'ha reintrodotta (dal 2028 7.500 uomini saranno chiamati ogni anno) e persino la Germania ci sta pensando. Anche se molti citano il modello ibrido svedese - introdotto dopo l'annessione della Crimea - come un esempio.


    Tutti i diciottenni, infatti, devono presentarsi (obbligatoriamente) per una valutazione: ogni anno però solo il 5-10% circa sia degli uomini che delle donne prende parte al servizio militare e vengono reclutati solo i giovani disposti a farlo. Un'opzione più dolce della vecchia naia, certamente, che certifica lo stesso la fine di un'era. Lo stesso Emmanuel Macron ha ventilato ipotesi simili ai francesi e fonti vicine allo Stato Maggiore di Parigi parlano della necessità di costruire una riserva di "almeno 300mila uomini".
   

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