(ANSA-AFP) - ROMA, 06 MAR - Le organizzazioni per i diritti
umani hanno duramente criticato la decisione dello Stato baltico
di 2,8 milioni di persone un tempo sotto il dominio sovietico e
oggi membro dell'Unione europea. Amnesty International ha
definito la mossa "disastrosa", mentre Human Rights Watch ha
parlato di "decisione allarmante". Il Comitato internazionale
della Croce Rossa (Cicr) ha affermato che "indebolisce
protezioni vitali per i civili". "Il ritiro della Lituania dala
Convenzione è senza precedenti - ha affermato il Cicr in una
dichiarazione, poiché nessuno Stato ha mai denunciato un
trattato umanitario globale".
Il parlamento lituano ha votato per abbandonare la
convenzione sulle munizioni a grappolo lo scorso luglio, ma il
Paese ha dovuto attendere sei mesi affinché la decisione
entrasse in vigore.
La Lituania, membro sia dell'UE che della NATO, è il primo
Paese a lasciare la convenzione, adottata nel 2008, e il primo
Paese dell'Unione Europea a lasciare un accordo multilaterale
sulla regolamentazione delle armi.
Russia e Ucraina non sono membri della convenzione e, secondo
osservatori internazionali, hanno entrambe utilizzato bombe a
grappolo durante la guerra. (ANSA-AFP).
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