È un politico della Cdu del secolo scorso. Un conservatore combattente e ostinato. Vuole vincere e gioca da attaccante, mai in difesa. Friedrich Merz, 69 anni, ex avvocato, sarà il prossimo cancelliere in Germania.
E ha fatto tre promesse: una stretta sui migranti, il rilancio economico della locomotiva industriale inceppata nella stagnazione e il recupero dell'autorevolezza di Berlino in Europa. C'è anche una garanzia di fondo: non collaborerà con l'ultradestra di Alice Weidel.
Ma su questo si è già tradito una volta. Con il voto di oggi, i tedeschi hanno permesso all'avvocato multimilionario di vincere la decennale scommessa contro Angela Merkel: il rivale dell'ex Bundeskanzlerin, tornato operativo in campo subito dopo la sua uscita di scena, alla fine è riuscito a prendersi il partito e a guidare il Paese.
E così anche il suo mentore trova vendetta: l'ex mastino dell'eurozona Wolfgang Schaeuble, scomparso nel 2023, che si vide scippata l'eredità di Helmut Kohl da una ragazza della Ddr, il cui talento era stato sottovalutato da tutti.
A far fuori Friedrich Merz, cattolico, sposato con Charlotte, tre figli, 2 metri di altezza e un brevetto di volo, fu proprio la cancelliera 'ossi', oltre venti anni fa. E la leader in pensione, che ha appena pubblicato le sue memorie, non ha avuto remore nel prendere le distanze da lui perfino a un passo dalle elezioni, criticando l'apertura all'ultradestra all'Afd sull'immigrazione. Un asse (fallito) che ha portato centinaia di migliaia di persone a manifestare contro di lui, davanti alla Konrad Adenauer Haus, nella capitale. In piena campagna elettorale Merz è apparso assediato, per un clamoroso errore di calcolo, dovuto all'incurabile vizio di agire d'istinto.
Ancora una volta, però, lui non si è perso d'animo. Ha fatto un passo indietro e assicurato in tutti i modi che in futuro non accetterà voti da Alternative fuer Deutschland, il partito estremista irrobustito dagli endorsement di Elon Musk e JD Vance. Merz ha espresso parole chiare anche guardando a Washington: con Trump non bisogna mendicare, ma "accordarsi in Europa su una strategia comune il più velocemente possibile" e "sviluppare la propria forza". Con lui al timone, ha assicurato, "la Germania avrà di nuovo una voce forte in Europa". Sul profilo di questo anziano leader esordiente esistono diverse riserve. Merz non ha mai ricoperto ruoli amministrativi.
Non è stato ministro, né governatore, né sindaco. La sua esperienza è quella di un parlamentare mai davvero cresciuto, nonostante la precoce vocazione politica. Membro dei giovani democristiani, nella Junge Unione, fu europarlamentare dal 1989 al 1994, entrò presto nel Bundestag e divenne rapidamente capogruppo della Cdu dal 2000 al 2002. Fino allo scontro con Angela Merkel, che lo mise nell'angolo. Abbandonata la scena, Merz è stato avvocato d'affari negli Usa, vivendo molti mesi all'anno oltreoceano e in altri continenti. È stato ai vertici del colosso di gestione investimenti Blackrock e presidente della Atlantik Bruecke. Poi di nuovo la svolta.
Quando Merkel, travolta dalle critiche per aver aperto le frontiere tedesche sotto la pressione dell'esodo lungo la rotta balcanica, ha annunciato di cedere la presidenza del partito e di non ricandidarsi come cancelleria, l'eterno avversario è improvvisamente rispuntato dal nulla. Anche in un campo relativamente libero però, ha dovuto sudare tanto. Per conquistare la presidenza del partito è passato attraverso due sconfitte, contro Annegret Kramp-Karrenbauer e contro Armin Laschet. Nel 2021 è entrato di nuovo in Parlamento e l'anno dopo è stato eletto alla guida della Cdu. "È troppo emotivo" e ha messo in conto la fine di Schengen, "Helmut Kohl si sarebbe rivoltato nella tomba all'idea", ha detto di lui all'ANSA il biografo di Merkel, Ralph Bollmann. "Deve ancora imparare a fare compromessi ed è vero che non piace alle donne, ma non è un macho", lo difende Daniel Goffart, che ha scritto un libro su di lui e lo ritiene in grado di far bene, soprattutto in politica estera. La corsa è finita, oggi l'ha vinta. E la prova della leadership è aperta, in una Germania attonita di fronte allo scenario di un cambiamento dell'ordine mondiale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA