La Cina ha assicurato di essere "fermamente determinata a difendere gli interessi nazionali" dopo le minacce di dazi da parte del presidente Usa Donald Trump. "Abbiamo sempre creduto che non ci sono vincitori in una guerra commerciale", ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning.
"Stiamo valutando dazi del 10% a carico della Cina sulla base del fatto che stanno inviando fentanyl in Messico e Canada", ha detto martedì il tycoon, ipotizzando l'entrata in vigore dall'1 febbraio. Il fentanyl è un oppiaceo sintetico di cui Pechino è il principale produttore di componenti chimici necessari per la realizzazione.
"Abbiamo chiarito la nostra posizione più volte e crediamo che non ci sia un vincitore nella guerra tariffaria o commerciale", ha proseguito Mao, assicurando che la Cina è "disposta a mantenere la comunicazione con gli Stati Uniti, a gestire correttamente le differenze e ad espandere la cooperazione che si di vantaggio reciproco al fine di promuovere uno sviluppo stabile, sano e sostenibile delle relazioni bilaterali".
In risposta a una domanda su come funzioneranno i canali di comunicazione strategica tra Cina-Usa su questioni importanti e su chi in Cina e quale dipartimento si impegnerà nel dialogo con la parte americana, la portavoce ha detto nel briefing quotidiano che Pechino "non ha informazioni da rilasciare in merito".
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