(dell'inviato Domenico Palesse)
Una "prolungata luna di miele"
che unisce due Paesi non solo a livello istituzionale ma anche
economico e culturale. Quella tra Italia ed Emirati Arabi Uniti
è una condivisione di intenti destinata a migliorare nel tempo,
come dimostrano non solo i dati ma anche l'accoglienza che
questi giorni stanno ricevendo il Villaggio Italia e l'Amerigo
Vespucci ad Abu Dhabi. A sottolineare la vicinanza tra i due
Paesi sono stati oggi la sottosegretaria alla Difesa, Isabella
Rauti, e l'ambasciatore d'Italia, Lorenzo Fanara, durante il
Forum ANSA dedicato proprio alle relazioni bilaterali tra Abu
Dhabi e Roma.
"Negli ultimi due anni - ha sottolineato l'ambasciatore - ci
sono state 24 visite istituzionali italiane in 24 mesi. L'export
tra i due Paesi cresce in maniera esponenziale e alla fine
dell'anno l'export italiano supererà i 7 miliardi di euro, più
di quello che esportiamo nel subcontinente asiatico. Ma
l'impegno dell'ambasciata italiana non è solo nel promuovere le
visite istituzionali o l'economia e il business, ma anche la
cultura, nostro pilastro fondamentale". "Noi come governo - ha
spiegato la senatrice Rauti - ci siamo impegnati molto per
rinsaldare i rapporti, oggi ottimi, con gli Emirati Arabi Uniti.
In un passato non troppo lontano c'erano state alcune criticità
ma siamo riusciti a riconquistare la loro fiducia rilanciando e
rinsaldando questi rapporti".
Uno dei temi principali della 31/ma tappa del tour Vespucci,
la seconda nell'area mediorientale, è stato quello della pace e
del "ruolo" dello storico veliero della Marina Militare come suo
ambasciatore. "Il Vespucci è certo ambasciatore di pace - le
parole di Rauti -, perché rappresenta l'Italia e l'italianità.
Siamo percepiti ovunque come coloro che hanno un approccio di
cooperazione, di dialogo e di rispetto. Il veliero, solcando i
mari, ha fatto proprio questo, costruire dialogo, armonia e pace
tra i popoli in un momento in cui imperversa l'instabilità".
Al Forum ANSA, organizzato nel Villaggio Italia dello Zayed
Port di Abu Dhabi, hanno partecipato anche rappresentanti della
cultura e dello sport, italiani ed emiratini, tra cui il
direttore della Dubai Opera Paolo Petrocelli, il giovanissimo
pilota di Formula 4 Rashid Al Dhaheri, il fondatore ed editore
di Radio Italia Dubai Marco Virgili e lo scultore Jago, da anni
impegnato proprio negli Emirati. "Questo Paese - ha detto Jago -
è un palcoscenico sul mondo. Qui si può fare l'esperienza di
stare nel mondo, che è una cosa unica, incredibile. Io vivo qui
da cinque anni, e tutta la mia esperienza è oggi condizionata
dalla cultura araba".
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