È giunto il momento di assumersi la
responsabilità di traghettare l'avvocatura nel "terzo
millennio", accompagnando soprattutto i giovani avvocati e
avvocate verso un modo di svolgere la professione più al passo
con i tempi ed incline alla domanda dei servizi legali: un
avvocato internazionale, europeo, digitale, qualificato e
specializzato che, tramite lo strumento della rete tra
professionisti, sappia conquistare vecchi e nuovi spazi di
mercato, a partire da quelli legati al mondo della consulenza e
dell'assistenza stragiudiziale". Lo auspica il presidente
dell'Aiga, l'Associazione italiana dei giovani avvocati, Carlo
Foglieni, aprendo oggi pomeriggio a Napoli il congresso
nazionale dell'associazione dei professionisti under45, che
proseguirà fino a sabato nel capoluogo campano.
Un avvocato, ha affermato, "al passo con i cambiamenti della
società che sappia guardare al futuro, senza timore,
governandolo, mantenendo la propria autonomia e indipendenza,
baluardi di una professione che, non a caso, si definisce
libera".
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