Saldo negativo tra nuove iscrizioni
7.588 e cessazioni 7.836, non d'ufficio, nel 2024 nelle Marche:
-248 (-0,16% sul 2023), portando un dato finale di 145.210
imprese registrate in regione, di cui 131.028 attive. Questa la
fotografia da Infocamere-Unioncamere attraverso la rilevazione
Movimprese presentata da Camera Marche.
"Il sistema delle imprese si sta muovendo e abbiamo avuto una
contrazione per le imprese che hanno cessato per motivi
pensionistici o per altro, perciò abbiamo un salto negativo di
248 unità. Ma - ha sottolinea il presidente di Camera Marche,
Gino Sabatini presentando i nuovi dati - molte delle cessazioni
sono state fatte d'ufficio in base alla normativa di legge che
nelle Marche ha creato un po' di confusione". Le cessazioni non
dipendono necessariamente da cattiva gestione delle imprese
"sono quelle imprese - ha spiegato il presidente di Camera
Marche - che da anni risultano inattive, che da anni non hanno
una movimentazione e di conseguenza vanno a inficiare il
registro delle imprese". Ma c'è una novità. "Quella che si
presenta è la differenza delle forme giuridiche delle nostre
imprese, sono aumentate infatti di 2.264 unità le imprese che
hanno cambiato forma giuridica, sono entrate in una forma
giuridica di capitali, e nonostante la contrazione, c'è stato un
trend positivo di circa 1.000 imprese. E abbiamo tante imprese
che stanno modificando la loro natura: da imprese individuali o
Snc stanno diventando imprese di capitale". Secondo Sabatini
"oggi più che mai dovremo favorire la possibilità di poter
aggregare più imprese in nuovi sistemi societari e questo è un
dato molto importante perchè le impese avranno la possibilità di
resistere di più su questo mercato".
Le Marche si collocano prima della sola regione Umbria
(-0,36%), mentre la media italiana segna crescita annuale pari a
+0,62%. Sul restringimento del tessuto imprenditoriale
marchigiano pesano anche le circa 7,5mila cancellazioni
d'ufficio. Nel dettaglio provinciale, solamente la provincia di
Ascoli Piceno fa riscontrare un saldo positivo tra iscrizioni e
cessazioni nette (+54, +0,24%), tutte le altre hanno saldi (e
tassi di crescita) annuali negativi: Macerata (-10; -0,03%),
Pesaro Urbino (-47; -0,13%), Ancona (-132; -0,33%) e Fermo
(-113; -0,59%). Prosegue anche nel 2024 la performance positiva
delle società di capitale, con 2.264 iscrizioni a fronte di
1.308 cessazioni nette, flussi che hanno prodotto un saldo
positivo per 956 unità e un tasso di crescita annuale pari a
+2,17%. Saldi negativi delle altre tipologie di forma giuridica:
società di persone -490 unità; imprese individuali -673 imprese;
altre forme giuridiche -41 unità. A livello di settori di
attività economica, il 2024 ha fatto rilevare saldi dello stock
positivi per le attività professionali scientifiche e tecniche
(6.236 le imprese registrate a fine 2024; +177), attività dei
servizi di alloggio e ristorazione (10.182; +159), attività
immobiliari (8.411; +134), costruzioni (19.173; +132) e
noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
(4.472; +125). Le performance peggiori nel commercio (30.474
imprese registrate; -423 il saldo dello stock), agricoltura,
silvicoltura e pesca (21.762; -378), attività manifatturiere
(17.993; -268).
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