A maggio le reti di consulenza
realizzano volumi di raccolta pari a 5,4 miliardi di euro, in
crescita sia rispetto al mese precedente (+31,1% mese su mese)
sia nel confronto con il risultato mensile del 2023 (+23,5% anno
su anno).
I dati Assoreti confermano l'interesse rivolto alle soluzioni
di investimento del risparmio gestito che accolgono risorse
nette per 1,8 miliardi di euro, con un gradimento crescente per
i fondi comuni e le gestioni patrimoniali. Al riguardo, il
contributo mensile delle reti al sistema degli Oicr aperti
(organismi di investimento collettivo del risparmio), attraverso
la distribuzione diretta e indiretta di quote, è pari a 1,4
miliardi di euro e si inserisce in un contesto in cui il
risultato degli altri canali di distribuzione è, nel complesso,
negativo (-3,7 miliardi).
Medesima dinamica da inizio anno: l'apporto delle reti si
attesta a 4,6 miliardi e compensa, in parte, i deflussi
attribuibili all'insieme degli altri operatori sul mercato
(-12,2 miliardi), attenuando, così, il bilancio dell'intera
industria degli Oicr aperti, negativo per 7,5 miliardi.
Nel mese di maggio la raccolta netta in strumenti finanziari
amministrati è pari a 3,3 miliardi e si conferma l'apprezzamento
per i titoli di Stato di primo collocamento, mentre le risorse
nette confluite su conti correnti e depositi sono positive per
270 milioni.
"Il ritorno dell'interesse sul comparto gestito è in parte
collocabile nella graduale distensione delle tensioni di
mercato, ma soprattutto nel costante lavoro apportato dal
servizio di consulenza finanziaria in ottica di diversificazione
del portafoglio, che tiene sempre in conto la propensione al
rischio e gli obiettivi di investimento delle singole persone",
afferma Marco Tofanelli, segretario generale dell'associazione.
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