Sul Piano nazionale di ripresa e
resilienza (Pnrr) "il tema è la qualità della spesa, più che la
quantità", e se non c'è la crescita economica, la questione del
debito "diventa una vera e propria palla al piede", ecco perché
"occorre intervenire sul fronte delle riforme con una qualità
adeguata e con investimenti strutturali". Parola del ministro
per la Coesione e per il Sud Raffaele Fitto, che interviene
stamani al congresso nazionale dei commercialisti, a Torino.
Il titolare del dicastero ricorda che, sul Pnrr, è necessario
riuscire a "capire oggi quello che accadrà a giugno 2026. Si
parla di tutto - ha incalzato - ma non delle regole con cui i
progetti sono ritenuti ammissibili a livello europeo" e c'è da
tener presente una data, il 30 giugno 2026, che è quella "non di
completamento, ma di collaudo delle norme".
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