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Responsabilità editoriale di Advisor
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Il numero di società quotate negli Stati Uniti si è ridotto di quasi la metà dal picco raggiunto nel 1996. Tra il 1980 e il 1999, negli USA, sono state quotate in borsa di media oltre 300 società all'anno. Da allora, il numero è continuato a scendere tanto da arrivare a una media di 127 all'anno. Oltre alla mancanza di nuovi operatori, sono stati i de-listing dovuti alle fusioni e acquisizioni che hanno costantemente ridotto lo stock di società esistenti sul mercato pubblico. Ciò è dovuto anche a un aumento delle dimensioni del settore del private equity. Questo è quanto osservano gli esperti di Schroders che evidenziano come le aziende rimangano private più a lungo e una parte maggiore dei rendimenti viene quindi catturata dagli investitori di private equity. Coloro che non incorporano asset privati nel loro portafoglio rischiano quindi di perdere terreno.
Anche nei mercati del debito si è assistito a un notevole spostamento verso i mercati privati. Il settore del private debt è cresciuto considerevolmente, mentre i tradizionali finanziatori bancari hanno fatto un passo indietro da molti mercati a causa dei cambiamenti normativi post-crisi finanziaria.
Ma cosa ha reso il private market così attrattivo? Secondo Duncan Lamont, (nella foto) cfa e head of strategic research di Schroders, si possono individuare cinque fattori.
1. Fornire rendimenti/redditi più elevati
Nel lungo periodo, le acquisizioni di private equity hanno sovraperformato le large e small cap statunitensi con un margine significativo, al netto delle commissioni. E il debito privato offre un aumento dei rendimenti rispetto alle obbligazioni societarie.
2. Diversificare su un'ampia gamma di esposizioni, settori o risultati.
Questo sviluppo dei mercati privati comporta il fatto che gli investitori possono accedere a tutte le opportunità solo investendo nei private market. Inoltre, la suddivisione settoriale e regionale di molti mercati pubblici non è rappresentativa delle caratteristiche dell'asset class nel suo complesso..
3. Ridurre il rischio (volatilità e/o rischio di perdita)
I rendimenti di molti asset privati sono meno volatili rispetto ai mercati pubblici attraendo numerosi investitori. Tuttavia, in alcuni casi, ciò è dovuto alle metodologie di valutazione che possono attenuare la variabilità dei prezzi.
Non tutte le asset class o le strutture private presentano valutazioni omogenee. Le attività dei fondi semi-liquidi sono valutate mensilmente o trimestralmente in conformità con rigorosi standard contabili, come gli US GAAP e l'IFRS 13. Per garantire che queste valutazioni forniscano un quadro accurato delle partecipazioni del fondo, sono spesso verificate da società di revisione affidabili e regolarmente riviste da comitati interni per la determinazione dei prezzi.
Gli asset privati sono meno volatili e possono anche essere meno rischiosi, ma per valutare questo secondo punto è necessario approfondire l'asset class e la strategia stessa.
Ad esempio, i rendimenti dei large private equity buyout sono fortemente influenzati dai mercati pubblici, ma la relazione è molto più debole per i small e mid cap buyout e nel venture capital. Il venture capital nella fase iniziale dipende meno dai mercati azionari e dall'economia (poiché le aziende in genere non hanno ricavi o sono bassi e non generano utili), ma dai progressi nello sviluppo dei prodotti e dall'acquisizione iniziale dei clienti.
4. Gli asset privati presentano rischi sottostanti diversi per i mercati pubblici
Data la diversità delle esposizioni sottostanti e dei diversi fattori di rendimento, gli asset privati offrono vantaggi di diversificazione rispetto ai mercati pubblici. Questi variano in base all'asset class e al mercato. Dati i problemi legati agli approcci di valutazione, un modo migliore per considerare la relazione tra rendimenti pubblici e privati è quello di esaminare le esposizioni sottostanti e concentrarsi su fattori di rendimento differenziati, non su stime statistiche di correlazione.
5. Fornire un'esposizione più diretta all'impact investing
Negli ultimi anni, un numero crescente di investitori si è concentrato sull'impatto dei propri investimenti. I private market offrono vantaggi distintivi per la creazione e la misurazione dell'impatto in modo più preciso di quanto sia possibile nei mercati pubblici.
“Nel private equity, ad esempio, quote significative di partecipazione e la rappresentanza nei consigli di amministrazione offrono agli investitori la possibilità di influenzare direttamente la traiettoria di un'azienda, il che può includere l'allineamento con un obiettivo di impatto specifico” precisa l’esperto di Schroders.
In conclusione si può affermare che il crescente interesse per i private market ha portato a una grande raccolta di capitali nell'ultimo decennio. Un'alta raccolta di fondi però corre il rischio di generare troppa domanda per le stesse offerte, di pagare prezzi più alti e di future rendite più basse. I grandi acquisti e i finanziamenti diretti sono due dei punti più caldi in questo senso.
Con la crescente importanza del settore, è aumentata la concorrenza, migliori opportunità possono quindi essere trovate grazie alla credibilità e la reputazione di un gestore per individuare offerte che ad altri sfuggirebbero. Inoltre, gli investitori dovrebbero cercare mercati meno affollati per beneficiare del miglior rapporto rischio/rendimento.
Per maggiori dettagli:
Come provare ad aumentare il
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Responsabilità editoriale di Advisor
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