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Responsabilità editoriale di Advisor
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L’espressione private asset indentifica gli strumenti di investimento privati, ossia non quotati sui mercati pubblici. Nell’ambito della consulenza finanziaria hanno sempre rappresentato una quota piuttosto modesta dei portafogli dei clienti, ma ultimamente le cose stanno cambiando. A cosa è dovuto questo aumento della loro popolarità? Ne parliamo con Giacomo Camisa, (nella foto) Sales Director Intermediary di Schroders.
Quali sono i principali motivi per i quali i consulenti
finanziari allocano parte dei portafogli dei loro clienti sui
private asset?
Ci sono una serie di motivi che spingono i consulenti finanziari a
considerare questa asset class per i propri clienti: principalmente
la ricerca di migliori rendimenti e una maggiore diversificazione
dei portafogli. Ultimamente una nuova serie di fattori, quali la
riduzione del numero di società quotate a livello globale e la
diffusione di nuovi strumenti di investimento dedicati alla
clientela retail, ne ha supportato un aumento di popolarità.
Sono giustificati gli argomenti sui rendimenti e sulla
diversificazione?
La risposta sintetica è sì, specialmente se si guarda ad orizzonti
temporali più lunghi: per fare un esempio pratico, strategie di
private equity a 5 anni hanno maturato una performance di oltre il
17% contro il quasi 10% dell’indice azionario americano S&P
500. E’ importante notare come la performance passata dei mercati
privati, oltre a essere stata migliore nel lungo periodo, sia stata
anche poco correlata con quella dei mercati quotati. Inoltre, i
vari mercati privati performano in modo molto eterogeneo non solo
rispetto ai mercati quotati, ma anche tra di loro, offrendo
ulteriori margini di mitigazione del rischio.
Cosa comporta invece la riduzione del numero delle
società quotate?
La riduzione del numero di società quotate sui mercati finanziari è
un fenomeno che riguarda tutti i maggiori listini globali e che si
sta verificando da parecchio tempo: basti pensare che dal 1996 ad
oggi il numero di compagnie quotate sul mercato americano è calato
del 40%. Pertanto l’universo investibile nei mercati pubblici si è
ridotto molto, così come si sono ridotte le opportunità di
investimento e diversificazione. Inoltre tutti quegli investitori
concentrati solamente sui mercati quotati rischiano di perdere
numerose opportunità in un segmento sempre più in crescita
dell’economia.
Perché è il momento giusto per investire nei mercati
privati?
Per lungo tempo accessibili solo ai clienti istituzionali, ora
alcuni tipi di Private Market si stanno aprendo anche agli
investitori c.d. al dettaglio.
Questo processo sta accelerando in tutto il mondo sostenuto da
normativa, tecnologia e innovazione di prodotto. Nuove soluzioni
come i Fondi di investimento europei a lungo termine (ELTIF) stanno
prendendo piede sul mercato. Si tratta di strategie di
investimento che consentono anche ai piccoli risparmiatori di
accedere alle opportunità appena elencate nel settore dei mercati
privati.
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