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Responsabilità editoriale di Advisor
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Tra circa sei anni, nel 2030, il fabbisogno globale di risorse naturali sarà due volte superiore a quanto il pianeta potrà offrire. Questo fabbisogno intenso di materie prime sta mettendo a rischio diversi settori ed aziende che devono fare i conti con risorse in diminuzione e la necessità di ottimizzarle. Da un altro punto di vista questa attenzione al tema sta diventando foriera di interessanti opportunità.
Ne è convinta Nordea AM (NAM) che come società pioniera nell’investimento climatico dal 2008, quando ha inaugurato la strategia Global Climate and Environment, ha assistito alla crescita di interesse e di investimenti in soluzioni climatiche ed ambientali.
“L’approccio che ci ha differenziati è stato il forte focus sulla selezione di aziende orientate a offrire prodotti e servizi dedicati alle sfide climatiche e con un forte senso economico” affermano gli esperti di NAM. “Questo approccio è rimasto invariato nel corso degli anni anche con l’espandersi dell’universo di investimento e il rafforzarsi dei trend legati al clima”
Oggi secondo NAM le opportunità più interessanti sono legate all’efficientamento energetico. “L’efficienza energetica ad esempio offre spesso innovazione assieme ad un payoff all’investimento breve. L’ambito delle griglie energetiche è altresì interessante considerando anche la sua espansione in linea con lo sviluppo delle energie rinnovabili. Infine il tema dei trasporti sta attraversando una vera e propria trasformazione” spiegano da NAM.
“I semiconduttori rappresentano per molti versi “la mente” dell’efficienza energetica. La loro tecnologia è indispensabile alla realizzazione della transizione verso un’economia sostenibile e digitale. La creazione di un futuro in cui ogni device sia smart dipende fortemente dalla capacità dei chip di silicone di processare informazioni più velocemente, con dimensioni sempre più ridotte e consumando sempre meno energia” proseguono gli esperti di NAM.
Anche la penetrazione nel mercato dei veicoli elettrici (EV) è uno dei driver che sostiene la domanda di semiconduttori. “Le previsioni attuali vedono una crescita della quota di mercato dei veicoli elettrici dal 14% del 2022 al 30% per il 2026 e vicino al 44% nel 2030” spiegano da NAM quindi di conseguenza anche il numero dei semiconduttori impiegati nella costruzione di tali veicoli crescerà esponenzialmente.
Ma anche una rete energetica resiliente rappresenta una solida spina dorsale sui cui poter sviluppare un sistema energetico sostenibile. A livello internazionale, gli investimenti in queste infrastrutture non sono sufficienti per raggiungere i target di net zero e dovranno quasi raddoppiare entro il 2030, quindi le imprese specializzate nella distribuzione energetica hanno una posizione strategica nell’efficienza energetica avendo la possibilità di adottare soluzioni per adattare e irrobustire le griglie elettriche.
Considerando tutti questi fattori si può ipotizzare uno scenario di investimento per il 2024 molto roseo. “Noi continuiamo a dedicarci a selezionare le imprese che contribuiscono a ottimizzare l’utilizzo delle risorse e a incrementare l’efficienza energetica attraverso la propria offerta prodotti e servizi perché riteniamo sia la via economicamente più logica per abbattere le emissioni globali e ridurre il consumo energetico” concludono da NAM.
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