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Responsabilità editoriale di Advisor
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Le infrastrutture e il settore immobiliare sono in prima linea nella transizione verso il “net zero”. Le società globali di servizi pubblici si stanno adoperando per dismettere la produzione basata sui combustibili fossili e aggiornare i sistemi idrici, mentre nel settore delle comunicazioni e dei trasporti le aziende stanno implementando il telelavoro e ottimizzando la logistica. Per questo così come evidenzia Nordea Asset Management (NAM) possiamo considerare le infrastrutture un tema chiave per il mondo della sostenibilità.
“Le infrastrutture quotate sono posizionate in modo unico per guidare e beneficiare finanziariamente delle iniziative di sostenibilità globale. Le società di servizi elettrici sono in prima linea nell’azione verso un azzeramento delle emissioni di carbonio (“net-zero”), poiché le aziende installano pannelli solari, costruiscono turbine eoliche e aggiornano le linee di trasmissione per caricare i veicoli elettrici ed elettrificare il meccanismo volto al riscaldamento. Nel frattempo, queste stesse società di servizi pubblici stanno spingendo in modo pronunciato per chiudere centrali elettriche ad alta intensità di carbonio come le centrali elettriche a carbone fossile” sottolinea Jeremy Anagnos, portfolio manager della strategia Global Listed Infrastructure di Nordea AM.
Nei prossimi due decenni sono previsti infatti investimenti per oltre 100 trilioni di dollari nei settori dei servizi pubblici, idrico, delle infrastrutture digitali e dei trasporti. Tuttavia l’esposizione dei fondi ESG a tale comparto è limitata.
“Dato il ruolo centrale delle infrastrutture nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità globale, è un peccato che i principali fondi ESG destinino così poco alla classe di attività. Complessivamente, i primi 20 fondi ESG globali hanno un’esposizione del solo 5% verso le società che guidano la gestione ambientale e la transizione energetica, mentre hanno un’esposizione del 33% ai servizi tecnologici e di comunicazione” prosegue Anagnos.
“Quando esaminiamo il mercato degli investimenti sostenibili e consideriamo ciò che interessa di più agli investitori, vediamo le infrastrutture quotate globali come una classe di attività essenziale e sottorappresentata nei portafogli ESG. Le infrastrutture quotate offrono un’esposizione senza precedenti alla tutela ambientale e alla transizione energetica, con la possibilità per gli investitori di avere un impatto, e al tempo stesso, guadagnando un rendimento totale convincente derivato da flussi di cassa sicuri che dovrebbero crescere per decenni” conclude il portfolio manager.
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