Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
Responsabilità editoriale di Advisor
...
Responsabilità editoriale di Advisor
Private equity e investimenti a impatto. Un connubio che sembra funzionare soprattutto nei mercati emergenti, che appaiono come i mercati più adatti per ricevere capitali da impiegare per la costruzione di un futuro equo e sostenibile.
I pilastri fondamentali degli investimenti a impatto riguardano la mitigazione dei cambiamenti climatici, l'economia circolare, l'adattamento ai cambiamenti climatici e l'inclusione sociale. Ciascuno di questi temi può essere affrontato efficacemente utilizzando diversi tipi di asset, sia pubblici che privati. Tuttavia, gli investimenti in private equity appaiono particolarmente adatti per apportare cambiamenti misurabili che possano generare un impatto reale, a differenza di altre asset class.
“Il cambiamento climatico colpirà le nazioni più povere - e in particolare le donne e i meno abbienti - molto più che le economie sviluppate. Un fattore significativo di questa vulnerabilità è la resilienza, o la mancanza di essa, agli eventi climatici. L'esistenza delle assicurazioni nei mercati emergenti è quasi nulla, solo una piccola frazione rispetto ai mercati sviluppati. Questo basso livello di soggetti assicurati rende migliaia di comunità emergenti e di frontiera minacciate in modo significativo dal cambiamento climatico. Ma rappresenta anche una importante opportunità in mercati in rapida crescita, come quello delle assicurazioni agricole” evidenziano gli esperti di Schroders.
“La tecnologia – continuano gli esperti di Schroders - sarà fondamentale per affrontare il cambiamento climatico e molte delle innovazioni più importanti richiederanno capitali per continuare o accelerare la loro diffusione su scala”.
Inoltre, il private equity nei mercati emergenti può offrire alti livelli di "scalabilità". L'accesso a mercati meno maturi significa che l'investimento può portare a un'esposizione concreta a un vasto potenziale di mercato con uno sforzo economico relativamente ridotto. I mercati emergenti ospitano l'80% della popolazione mondiale e sono il motore della crescita demografica globale. Negli ultimi decenni, inoltre, la loro quota di PIL globale è cresciuta costantemente, con la conseguente espansione della classe media. Ciò equivale a un bisogno immenso e insoddisfatto di prodotti e servizi essenziali a prezzi accessibili, un bisogno che il private equity può soddisfare. “Gli investitori di private equity nei mercati emergenti possono orientare attivamente le aziende dei loro partner verso queste esigenze non soddisfatte, offrendo un potenziale sia di crescita che di impatto” sottolineano da Schroders. Ma in che modo?
I private asset, in generale, beneficiano di un controllo più stretto sugli asset posseduti e di alti livelli di influenza sulle questioni operative e di governance. Detenendo quote di proprietà più ampie, competendo con un minor numero di co-azionisti e sfruttando azionariato attivo ed engagement, gli investitori in private asset possono generare valore e misurare i cambiamenti positivi.
Per il private equity nei mercati emergenti, l'importanza della governance nella creazione di valore è davvero elevata. L'influenza della composizione di consigli di amministrazione, management e reporting rispetto alle società dei mercati sviluppati può essere estremamente significativa.
In modo simile, l'introduzione di politiche e responsabilità ambientali e sociali, laddove non siano ancora implementate a livello societario, possono rivelarsi trasformative nei Paesi emergenti, piuttosto che incrementali, come spesso accade nei mercati sviluppati.
A ciò si collega il ruolo delle reti locali nel private equity dei mercati emergenti. Individuare e accedere alle migliori opportunità richiede la conoscenza dei rischi locali e dei principali stakeholder. Questo supporto richiede competenze e talenti difficili da reperire in mercati molto specializzati.
Questi fattori di valore e di influenza sociale positiva richiedono un utilizzo limitato o nullo dell'ingegneria finanziaria e della leva finanziaria, che nei mercati emergenti hanno un ruolo molto minore. Inoltre, gli investimenti privati consentono agli investitori di garantire che gli asset vengano venduti a una parte terza che condivide la stessa intenzione di continuare a costruire valore sociale o ambientale.
Nel loro insieme, questi fattori conferiscono al private equity nei mercati emergenti un potenziale incrementale senza pari. La capacità di influenzare le aziende, di guidare la crescita del capitale rispondendo a esigenze non soddisfatte e l'opportunità di raggiungere vasti bacini di persone con investimenti relativamente piccoli possono combinarsi per diventare molto efficaci nel generare un impatto positivo.
Responsabilità editoriale di Advisor
Ultima ora