Mercati azionari del Vecchio
continente sempre attorno alla parità dopo l'avvio di Wall
street, ieri chiusa per la festività del Martin Luther King Day.
La Borsa migliore è quella di Parigi, che sale dello 0,3%,
con Londra e Francoforte sulla parità. In calo dello 0,2%
Amsterdam e Madrid, mentre Milano scende dello 0,3%.
I listini dei cambi si sono calmati dopo la debolezza della
vigilia del dollaro sulle ipotesi che il neo presidente
statunitense Trump non decida per dazi immediati: l'euro cede
circa mezzo punto percentuale rispetto al biglietto verde
attorno a quota 1,035.
In leggero calo il Bitcoin sui 105mila dollari, piatto lo
spread Btp-Bund su quota 109 punti base.
Più mosso il petrolio, che cede oltre due punti percentuali a
76 dollari al barile in scia al neo presidente Usa che ha
promesso di ripristinare le riserve strategiche e ipotizza che
gli Stati Uniti smettano di acquistare greggio dal Venezuela. Il
gas ad Amsterdam invece è piatto poco sopra i 47 euro al
Megawattora.
In questo quadro in Piazza Affari, tra i titoli principali i
più pesanti sono Eni, Stellantis e Tim che cedono l'1,2%.
Vendite anche su Pirelli e Generali, che perdono circa un punto
percentuale. In rialzo invece Buzzi (+1,8%), con Diasorin che
cresce di due punti percentuali.
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