"Il Golden Power impone la ricerca
di un equilibrio tra tutela della sicurezza nazionale e crescita
economica. Al fine di non generare incertezza e costi, e quindi
ritrosia, da parte degli investitori stranieri" sottolinea il
ceo di Mediobanca Alberto Nagel introducendo i lavori del
convegno Golden Power tra diritto, mercato e politica
industriale.
Il numero uno di Mediobanca invita i 'policy maker' a mettere
a fuoco alcune priorità: "su tutte quella di garantire
prevedibilità e trasparenza nell'applicazione dei poteri
speciali". Il Golden Power rischia di essere una barriera agli
investimenti esteri: "L'auspicio - aggiunge Nagel - è che le
restrizioni agli investimenti dall'estero possano essere sempre
limitate a quanto necessario per salvaguardare la resilienza
dell'industria, a partire da un quadro normativo armonizzato al
livello dell'Unione Europea che non veda gli investitori dei
paesi membri penalizzati dalle asimmetrie che gravano oggi sui
loro investimenti al di fuori del perimetro comunitario".
Il convegno è l'occasione per un confronto con gli altri
paesi che hanno introdotto meccanismi di controllo degli
investimenti esteri diretti "alla ricerca di un equilibrio tra i
benefici della concorrenza nell'arena domestica e la tutela
dell'industria rispetto ai nuovi rischi emergenti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA