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(di Elisabetta Stefanelli)
ROLANDO MARI, 'IL MESSIA DEI
VAMPIRI'. (Augh!, pag. 103, euro 15.00).
Se siete deboli di cuore non affrontate la lettura de ''Il
messia dei vampiri'', romanzo d'esordio di Rolando Mari, perchè
nulla è quello che sembra e alla fine vedrete il mondo con occhi
diversi. ''Racconto questo perchè solo ora mi rendo conti
dell'errore da noi commesso, soprattutto da me. Racconto questo
affinchè le prossime razze che popoleranno il pianeta, o ciò che
ne resta, possano apprendere dai nostri errori, imparare
qualcosa. Imparare a convivere in pace e armonia, cosa che noi
non siamo riusciti a fare''. Che sia un libro apocalittico
questo del giovane Mari, classe 1995, non lo nasconde certo sin
dalle prime righe del romanzo che si legge tutto d'un fiato,
anzi trattenendo il fiato. Si perchè nulla è come sembra e
quelli che prima di tutto non se ne rendono sono proprio gli
umani, inconsapevoli abitanti di un pianeta che pensano di
dominare e in cui invece sono solo blandamente tollerati, in
quanto rappresentano fondamentalmente cibo prezioso, per altri.
Ora cavalcando questo romanzo, che è d'avventura e di formazione
(e che formazione!) insieme alla fine i poveri umani distruttori
di tutte le risorse del pianeta, sembrano piuttosto i membri di
una gigantesca famiglia felice in cui a regnare è soprattutto
l'amore. Sono loro fondamentalmente i depositari del lato
positivo dell'animalità diffusa, in forme e luoghi
insospettabili, che il protagonista, Yervas - ovvero
letteralmente 'erbaccia' - avrà tempo di esplorare da un punto
di vista privilegiato. All'umanità è legato, sembra far
intendere il giovane Mari, il sentimento così come al resto
delle creature della letteratura gotica di cui rispolvera il
bestiario (dai vampiri ai cannibali, dai licantropi agli orchi)
è legata l'idea della forza irrazionale ed istintiva. E di
questa umanità sono soprattutto le lacrime quelle che gli
tornano a solcare il volto, come se quel liquido salato fosse
diventata la sua unica linfa umana. Ma poi si scoprirà alla fine
che in realtà la follia è una malattia diffusa e in questo il
romanzo, che pure molto affonda le radici in fumetto, serie tv e
manga, è un vero e proprio vortice di invenzioni travolgenti.
Certo Rolando Mari porta sulle spalle la difficile eredità di
due genitori che fanno parte del gotha della letteratura
italiana degli ultimi anni, ovvero Romana Petri e Michele Mari
ma il ragazzo come il messia che dà il titolo al romanzo, è
capace di indossare abiti inaspettati. Noi invece lo aspettiamo
al varco della prossima prova.
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