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In evidenza
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(di Ezio De Domenico)
ELIA FIORENZA, "LE REGIE
FERRIERE DI MONGIANA" (RUBBETTINO EDITORE, pp. 186, 18 euro)
Una storia economica importante, un polo industriale di notevoli
dimensioni, considerata anche l'epoca in cui fu realizzato, che
nel periodo di più intensa attività arrivò ad occupare fino a
1.500 operai. É quella delle "Regie ferriere" di Mongiana, in
provincia di Vibo Valentia, lo stabilimento in cui si produceva
in una parte acciaio, che veniva commercializzato in tutto il
Regno ed anche oltre, e in un'altra materiale bellico, come
fucili e palle di cannone, .
L'industria fu fondata dai Borboni nel 1770 e chiusa nel 1881
dopo l'avvento del Regno d'Italia. Una decisione con la quale fu
cancellato, con una decisione alquanto discutibile, un
patrimonio industriale che, se salvaguardato, avrebbe creato
ancora benessere ed occupazione.
L'epopea delle "Regie ferriere" viene raccontata adesso nel
libro "Le Regie ferriere di Mongiana", di Elia Fiorenza, storico
e ricercatore dell'Università della Calabria. Il volume contiene
una prefazione di Pasquale Giustiniani, ordinario di Filosofia
teoretica della Pontificia facoltà di Teologia per l'Italia
Meridionale di Napoli. "Non siamo soltanto - scrive Giustiniani
- di fronte ad un'attenta ricostruzione della micro-storia
industriale calabrese di età moderna e contemporanea, in
particolare di fine Settecento e dell'Ottocento, ma anche di una
messa a punto più ampia in grado di tratteggiare, con dovizia di
fonti e notizie, un rilevante tassello della storia economica
dell'Italia pre e post-unitaria".
Il libro dà lo spunto a Fiorenza per illustrare l'evoluzione
industriale dell'epoca attraverso uno dei suoi esempi più
emblematici. Grazie all'adozione di tecniche provenienti
dall'Europa centrale, le "Regie ferriere" vissero un periodo di
grande efficienza produttiva. Dopo l'avvento del Regno d'Italia,
il complesso iniziò a mostrare i segni di un progressivo
declino, culminato con la chiusura definitiva. La storia delle
"Regie ferriere" di Mongiana s'intreccia con le vicissitudini
politiche e sociali italiane, raccontando con efficacia un
capitolo significativo nella storia industriale del Paese.
Attualmente la parte delle "Regie ferriere" in cui si
producevano armi é stata trasformata in un museo, gestito dal
Comune e dalla Pro Loco di Mongiana, che é aperto tutti i giorni
e sta riscuotendo un notevole interesse.
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