(di Giorgio Gosetti)
Ancora una volta il tratto
caratteristico dell'inizio della settimana sta ormai alle
spalle, ovvero la programmazione di gloriosi titoli del passato
proposti nella "ripulita" edizione digitale come evento tra
lunedì e il mercoledì. Se per LE NOTTI DELLA LUNA PIENA
(collezione di Eric Rohmer ) e per CARRIE di Brian De Palma non
si tratta di incassi importanti (il che nel caso di "Carrie"
sorprende), è invece spettacolare la performance di FULL METAL
JACKET di Stanley Kubrick, saldamente collocato al quarto posto
del box office settimanale benché appena riproposto anche dalle
pay-tv. Sorprendente al contrario è invece il caso del nuovo
film di Cristina Comencini IL TRENO DEI BAMBINI che - essendo
prodotto da Netflix - è appena arrivato in sale selezionate e
risulta quindi pressoché invisibile dopo il buon successo alla
Festa del Cinema. Sempre nella categoria dei "film evento" già
in sala vanno poi considerati: LA VALANGA AZZURRA di Giovanni
Veronesi, un documento unico dedicato alla favolosa stagione dei
grandi sciatori italiani, il documentario d'arte NATIONAL
GALLERY 200 di Phil Grabsky e Ali Ray proposta da Nexo; ma
soprattutto SATURADY NIGHT di Jason Reitman che rievoca l'epopea
eroica dello show che rivelò John Belushi e Dan Aykroyd con un
cast giovanissimo e affiatato che annovera Gabriel LaBelle,
Rachel Sennott, Cory Michael Smith, Ella Hunt, Dylan O'Brien,
Emily Fairn, Matt Wood. Da domani in sala invece:
- PARTHENOPE di Paolo Sorrentino con Gary Oldman, Celeste
Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo
Gleijeses, Peppe Lanzetta, Silvio Orlando, Luisa Ranieri,
Stefania Sandrelli, Alfonso Santagata, Francesca Romana Bergamo,
Dario Aita, Paola Calliari, Biagio Izzo, Nello Mascia. È
indubbiamente il film italiano più atteso del momento, quello
destinato al successo anche all'estero, quello che dà corpo alla
"napoletanità" del suo autore dopo il precedente e
autobiografico "È stata la mano di Dio". Qui la protagonista è
donna, si chiama Parthenope come la sua città e viene pedinata
dallo sguardo del regista dalla nascita negli anni '50 fino alla
vecchiaia; quando riguarda senza romanticismi la sua vita, gli
amori, le paure, le delusioni e la città che l'ha accompagnata
nel suo viaggio tra una giovinezza troppo breve e una maturità
vissuta con l'ingenuità dell'infanzia.
- VENOM: THE LAST DANCE di Kelly Marcel con Tom Hardy, Juno
Temple, Chiwetel Ejiofor, Rhys Ifans, Peggy Lu, Alanna Ubach,
Stephen Graham, Clark Backo, Ivo Nandi, Otis Winston. A metà tra
la parodia e il cinema dei supereroi, la nuova incarnazione
Marvel di Tom Hardy nasce proprio dalla passione del divo per il
suo personaggio. Il terzo episodio della saga vede Eddy e il
simbionte che vive dentro di lui in fuga da tutti, specie da
un'invasione di alieni con intenzioni tutt'altro che pacifiche.
Al di là dalla qualità degli effetti speciali, è proprio il tono
goliardico del copione a convincere.
- 200% LUPO di Alexs Stadermann. Il barboncino Freddy Lupin
sogna da sempre di essere lupo tra i lupi, ma il branco proprio
non ci crede e non gli porta il dovuto rispetto. Grazie a un
inatteso sortilegio il cagnetto si veste del pelo di un lupo
mannaro e crede così di poter diventare un vero leader; ma
ignora che l'effetto collaterale della magia rischia di creare
una collisione astrale letale per il pianeta. La vera scommessa
del piccolo eroe a cartoon sarà dunque quella di salvare la
terra.
- GOODBYE JULIA di Mohamed Kordofani con Eiman Yousif, Siran
Riak, Nazar Goma, Ger Duany, Issraa El-Kogali. Un sorprendente
racconto che arriva dal cuore dimenticato del Sudan, ma ci parla
con il linguaggio di un cinema moderno e affine alle nostre
abitudini di spettatori. Mona è una stata una grande cantante
pop che vive nel Sudan del Nord quando il paese è squassato
dalla guerra civile con la parte meridionale del paese. Per
errore la donna uccide un uomo del Sud e occulta le sue
responsabilità credendo però di mettere a tacere i sensi di
colpa assumendo la vedova, Julia, come colf e dando una casa
alla famiglia che ha distrutto. Non sa che i fantasmi a volte
ritornano, specie quando intorno a loro infuria la violenza. Un
film importante e da non perdere.
- THE DEAD DON'T HURT di e con Viggo Mortensen e con Vicky
Krieps, Solly McLeod, Garret Dillahunt, W. Earl Brown, Danny
Huston, Shane Graham, Rafel Plana. Celebrato alla Festa del
cinema come divo europeo che ha conquistato il cuore di
Hollywood dopo 'Il Signore degli Anelli', Viggo Mortensen torna
per la seconda volta alla regia con un western al femminile in
controtendenza sia rispetto ai gusti attuali del pubblico che al
tratteggio di un passaggio storico epocale come la Guerra di
Secessione americana. Protagonista è infatti la franco-canadese
Vivienne che fa la fioraia a San Francisco, si innamora del
falegname danese Holger e va a vivere con lui in Nevada. Allo
scoppiare della guerra civile l'uomo parte con l'uniforme dei
'nordisti'. Rimasta sola, la donna deve imparare a difendersi in
un mondo di lupi, popolato da maschi senza scrupoli. Vedere
l'appassionata ricostruzione d'epoca di Mortensen fa venire
nostalgia per un genere antico come il western.
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