La Tao Dance Theater di
Pechino, vincitrice del Leone d'Argento alla Biennale Danza
2023, ha dato vita a un insieme di tante creazioni, le Numerical
Series, ognuna delle quali è nominata con il numero dei
danzatori coinvolti: quelle contraddistinte dai numeri 13 e 14
saranno in scena il 30 ottobre alle 20.30 al Teatro Ariosto di
Reggio Emilia nell'ambito del Festival Aperto.
Curiosa idea quella della compagnia cinese, per una
performance fondata sulla forza ipnotica del corpo, sul potere
del movimento e su un'estetica minimalista. 13 si sviluppa
secondo uno schema triplice, indagando tre modi del corpo di
relazionarsi: l'assolo, il duetto, l'ensemble. Partendo
dall'unità dell'ensemble, la coreografia frammenta
progressivamente i danzatori, un insieme roteante su una scena
bianca, in formazioni diverse tra ralenti e accelerazioni
improvvise, riflettendo la "complessità del mondo fisico, dove
capita di continuo di urtarsi, congiungersi e disgiungersi,
cadere e rialzarsi rimbalzando" all'interno di una forma
coreografica al contempo rigorosa e aperta. Uno studio sul
ritmo, 14, ricorre a veloci cambi di movimento che fanno
emergere tutte le possibilità tra stasi e movimento, una
coreografia rigorosa in un'esplosione di colori. Risultato di un
dinamismo complesso, 14 porta il vocabolario del "Circular
Movement System" all'estremo, un processo di studio creato da
Tao Ye e Duan Ni con i loro danzatori, che si accosta al corpo
in modo circolare.
Una performance che confonde e stupisce, ad opera di una
compagnia, fondata nel 2008 dai coreografi Tao Ye, Duan Ni e
dalla producer Wang Hao, caratterizzata da un approccio
innovativo al movimento, una tecnica del corpo denominata
"Circular Movement System". Il 31 ottobre alle 18 Duan Ni terrà
un workshop rivolto a danzatori professionisti, insegnanti di
danza e studenti di livello avanzato. Il workshop intende
trasmettere la conoscenza del Circular Movement System.
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