All'Oratorio di San Filippo Neri,
nell'ambito della programmazione del LabOratorio, curata da
Mismaonda con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, il
17 ottobre alle 20.30, Umberto Fiorelli e Donatella Allegro
portano in scena per la prima volta uno spettacolo che celebra
la figura di Guglielmo Marconi, "Grazie Marconi! Dalle
telecomunicazioni alla telemedicina" su testo di Claudio Cumani
e regia di Sandra Bertuzzi. Lo scopo è porre l'accento
sull'attualità e la complessità delle scoperte fatte dallo
scienziato e inventore bolognese. Dalla definizione dei primi
sistemi di telecomunicazione cellulare e dei sistemi di antenne
a radiofrequenza a quelle sulle proprietà di utilizzo delle onde
radio. In un immaginario studio televisivo Marconi si racconta
nel corso di un'intervista impossibile, il format portato al
successo in radio negli anni '70 da Alberto Arbasino e, negli
anni a seguire, da grandi intellettuali come Italo Calvino,
Umberto Eco, Leonardo Sciascia, per citare solo alcuni. Una
giornalista dei nostri giorni intervista quindi lo scienziato e,
grazie alla proiezione di contributi video, gli presenta le più
importanti tecnologie derivate dalle sue invenzioni, che forse
nemmeno noi siamo consapevoli di dovere alla sua creatività. Il
loro dialogo, tra gli studi di allora e i risultati
contemporanei, traccia quindi un affresco che ritrae un'epoca.
L'intervista ci fa scoprire che Gugliemo Marconi, solitamente
ricondotto alla "sola" invenzione della radio, è anche il padre
della telemedicina, che si basa sulla capacità di trasmettere
informazioni mediche a distanza utilizzando proprio le
tecnologie di comunicazione che derivano direttamente dal suo
lavoro pioneristico. La serata è organizzata dai Dipartimenti di
Scienze Mediche e Chirurgiche e di Ingegneria dell'Università di
Bologna all'interno della rassegna Classici antichi e nuovi - I
saperi dell'Alma Mater.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA