Vuoto, enigma, mortalità e il suo
opposto: si ispira a una creatura degli abissi, una medusa
mutaforma, la nuova creazione del geniale coreografo di danza
contemporanea Wayne McGregor per la sua compagnia. L'opera, dal
titolo "Deepstaria", sarà in scena a Modena, al Teatro Comunale,
mercoledì 13 novembre. Un appuntamento eccezionale per gli
appassionati di danza.
"Deepstaria", che prende il nome appunto da questa
particolare specie di medusa, senza tentacoli, che si autogenera
e vive nelle profondità più remote degli abissi, si propone come
un'esperienza sonora e di danza pura, sensoriale e meditativa.
Evoca il tema dell'immortalità in modo poetico, con risonanze
alle profondità abissali del mare e a quelle siderali dello
spazio.
Lo spettacolo ha debuttato quest'anno al festival Montpellier
Danse. Wayne McGregor sfrutta il potenziale creativo delle più
recenti tecnologie dell'intelligenza artificiale, della ricerca
acustica e del calcolo spaziale per esplorare la relazione fra
esperienza reale e digitale. Il progetto è stato sviluppato
anche grazie al Centre for Creative and Immersive eXtended
Realities dell'Università di Portsmouth, nel contesto di una
coproduzione internazionale presentata con il Festival dei Due
Mondi di Spoleto, Pfalzbau Bühnen di Ludwigshafen, Sadler's
Wells di Londra.
Pluripremiato coreografo e regista britannico, McGregor è
rinomato a livello internazionale per le performance innovative.
È il direttore artistico della Biennale Danza di Venezia ed è
coreografo residente al Royal Ballet di Londra.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA