LORENZO BERNARDO, L'IPERODE (LA
SCUOLA DI PITAGORA, PP. 632, EURO 40) L'Iliade, l'Odissea,
l'Eneide, la Divina Commedia, l'Orlando Furioso, La secchia
rapita, Il Giorno: poemi e capolavori della letteratura
mondiale. Il poema - etimologicamente connesso ai verbi 'fare' e
'produrre' - è da sempre il più nobile dei generi.
Lorenzo Bernardo è un autore contemporaneo che ripercorre la
strada aulica della tradizione; la sua nuova opera s'intitola
L'Iperode, dodici canti in ottave, per la bellezza di quasi
quindicimila versi. Il volume è pubblicato da 'La scuola di
Pitagora', casa editrice partenopea.
Il primo canto dell'Iperode si apre con Apollo sull'isola di
Ogigia, luogo paradisiaco di omerica memoria. La divinità, in
una grotta, seduto su una pietra nera, tesse incessantemente un
filo d'oro. Apollo poi si reca in una selva e si unisce a Hermes
generando Ermifebo.
La nascita di Ermifebo avviene in modo rocambolesco e surreale:
Ermifebo viene al mondo già anziano e dal grembo di un elefante
bianco dalle zanne d'oro. Apollo fa salire il figlio sul cocchio
alato e lo esilia in Iperborea. Ninfe, dei, selve e mutamenti
mozzafiato sono il cuore pulsante di questo poema, intrecciato
di mito e filosofia, ideale per lettori curiosi a caccia di
memorabili viaggi fra le pagine di un libro. Altre pubblicazioni
del poeta Lorenzo Bernardo: Il tripode di Delfi (2019) e il
Rafraf (2023).
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