ALBERTO PALLOTTA, ANDREA PERGOLARI,
TUTTO (O QUASI) ALBERTO SORDI (SAGOMA, PP. 360, EURO 24) Un
americano a Roma sbarcava al cinema il 10 dicembre 1954.
Quest'anno il film compie 70 anni e, per i tipi di Sagoma, esce
"Tutto (o quasi) Alberto Sordi" di Alberto Pallotta, saggista e
scrittore, e Andrea Pergolari, storico del cinema e drammaturgo.
Gli autori tracciano un ritratto del grande attore, attraverso
interviste, testimonianze, ritagli stampa. Nando Mericoni,
'amerecano de Trastevere', è uno dei ruoli più iconici di Sordi.
Ragazzotto affascinato dal musical, Nando, "strafottente e
pasticcione", è innamorato di Kansas City. Jeans e berrettino da
baseball, parla un inglese buffo e surreale, sfreccia per le
strade di Roma a bordo di una Harley Davidson, è fan di Gene
Kelly e Marilyn. Finge di andar matto per mostarda, yogurt e
marmellata ma poi li rifila al gatto e al "sorcio" e lui ingolla
"maccheroni" a quattro ganasce.
La maschera di Nando Mericoni, talvolta chiamato Moriconi, nasce
in modo spontaneo e da memorie giovanili: "E' figlio di un
personaggio che avevo inventato per Un giorno in pretura. Steno
mi aveva chiesto di trovargli un carattere da mettere nel suo
nuovo film. Mi tornò in mente, allora, quando da ragazzino
andavo a fare il bagno nelle marane, c'era un tizio un po' matto
che faceva il cowboy con un gran cappellone e nuotava in tutti
gli stili, imitando Johnny Weissmuller, il Tarzan dello schermo.
Noi lo incitavamo, facevamo il tifo", rivelava Sordi. Il ricordo
è raccolto nel saggio che inoltre illustra il rapporto tra
l'attore e gli Stati Uniti. Nel '55 Sordi va a New York. Dopo la
Grande Mela raggiunge il Texas, l'Arizona, il Nevada e
ovviamente Kansas City, tanto amata da Nando perché "è il luogo
dove l'America è più America, una capitale agricola popolata da
allevatori e cowboys", spiegava Sordi.
Un capitolo del libro si apre con alcune riflessioni di Sordi
sugli States: "In America, sapete, tutti vanno dall'avvocato o
dallo psicanalista, come qui si va a prendere un caffè. Ogni
persona che vuol risolvere le proprie difficoltà finanziarie,
d'affari, fisiche, morali, va difilato dall'uno o dall'altro.
Ecco perché ci sono dei palazzoni gremiti, letteralmente, di
studi legali e medici. E poi, tutte quelle macchine che inondano
la vita quotidiana e che ti ossessionano. Infili un gettone,
spingi un bottone e scappa fuori un mandarino spremuto, un
giornale o un piatto di fagiuoli. Manca solo che premi un
bottone e viene fuori l'amore confezionato in pacchetto". "Tutto
(o quasi) Alberto Sordi" è perfetto per chi vuole conoscere
meglio uno dei giganti della commedia italiana, un attore che
Steno definì "un'esplosione continua di battute e trovate".
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