Sono la narrativa e
il fumetto i generi che più hanno trainato l'editoria italiana
dal post- Covid a oggi.
Sulla crescita costante della narrativa, dal 2019 a oggi, ha
inciso l'esplosione di quella di genere che comprende romance,
giallo, young adult, erotica, storica, fantasy, avventura,
mitologie e leggende. Il fumetto, che è stato al centro di un
boom di vendite nel 2021-2022, ha arretrato un po' negli ultimi
due anni, ma rimane di gran lunga il settore con la crescita
percentuale più grande dal 2019 a oggi.
Lo rilevano i dati del mercato trade presentati dall'ufficio
studi dell'Associazione Italiana Editori -fonte NielsenIQ-GfK
nei primo otto mesi del 2024, al centro il 18 ottobre di
diversi panel di approfondimento alla Buchmesse di Francoforte
con Italia Ospite d'Onore.
Nei primi otto mesi del 2024, il mercato trade italiano ha avuto
un valore delle vendite di 915,2 milioni, in calo dello 0,1%
rispetto all'anno precedente e in crescita del 24,6% rispetto al
2019.
Nello stesso periodo la narrativa d'autore italiana ha avuto un
valore delle vendite di 138,1 milioni di euro, in crescita del
5,8% rispetto al 2023 e del 30,8% rispetto al 2019. Dal 2019 a
oggi la narrativa letteraria è cresciuta del 24,7%, quella di
genere del 42%.
Il fumetto, italiano e straniero, ha avuto vendite negli otto
mesi pari a 56,7 milioni di euro, in calo del 5,3% rispetto
l'anno precedente e in crescita del 212,9% rispetto al 2019. Il
picco di vendite nei primi otto mesi era stato raggiunto nel
2022, con 65,8 milioni di euro di vendite. Bisogna tenere però
in conto che in questi numeri non sono ricomprese le librerie
specializzate in fumetti (fumetterie) e le vendite nelle fiere e
festival.
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