(di Patrizia Vacalebri)
I RACCONTI DELLA MODA - A CURA DI
MARIA LUISA FRISA (Einaudi - Supercoralli - 19,50 euro - pp 280)
"Gli abiti sono l'architettura più prossima al corpo. Sono
l'intercapedine che sta tra noi e il mondo. Ma anche tra quello
che siamo e quello che vorremmo essere". Comincia con queste
riflessioni il libro di Maria Luisa Frisa intitolato I Racconti
della Moda, come questa affascinante "arte" è stata raccontata
dai grandi autori e dai romanzieri della nostra epoca.
La moda è un linguaggio universale, che ci parla di noi e del
tempo in cui viviamo. Ogni giorno, ogni volta che usciamo di
casa, stiamo decidendo come mostrarci al mondo: dobbiamo sapere
che tutto ciò che indossiamo è una forma d'arte progettata per
noi da chissà chi. Maria Luisa Frisa quest'arte la conosce
benissimo, la teorizza e la narra da anni. E in questa raccolta
si serve di alcuni grandi racconti per dar forma al suo
moda-pensiero, usando la letteratura come strumento per parlare
di corpi, e degli abiti con cui si mostrano, e delle società che
attraversano. Immaginando la moda come un affaccio panoramico
sul mondo.
Nel libro si trovano, tra gli altri, Joyce Carol Oates che
racconta di ragazze, consenso e abuso nell'America profonda.
Pier Vittorio Tondelli con una riflessione su musica, stile e
cravatte. Bret Easton Ellis che mette in scena la ricca
disperazione del jet set di Los Angeles. Mentre Stefano
Pistolini parte dal mito fondativo di Woodstock per capire
l'impatto delle ondate giovanili sulla società dei consumi,
Flavia Piccinni ci mette in guardia sui pericoli delle sfilate
per bambini e ci fa entrare in quell'universo parallelo che è la
moda per l'infanzia. Ma si scopre anche la parabola di un
artista fuori dagli schemi come Leigh Bowery, mondi immaginari
in cui gli abiti diventano grandi come interi palazzi e le donne
ci si nascondono dentro; assisterete a spettacoli fetish con
luci soffuse, lacci e forbici, e vi misurerete con testi
rivelatori come quello di Jhumpa Lahiri sui tanti significati
che assume l'uso della divisa nella scuola dell'obbligo. E
ancora, una serie di recuperi d'eccezione: Irene Brin, Gianna
Manzini e la moda maschile secondo Lucio Ridenti. Infine, un
dono: un racconto disperso e ritrovato di Michela Murgia.
Maria Luisa Frisa, teorica della moda e curatrice, è docente
ordinaria all'Università Iuav di Venezia, dove ha fondato il
corso di laurea in Design della moda e Arti multimediali e dove
dirige la rivista accademica "Dune. Scritture su moda, progetto
e cultura visuale". Nel 2022 è uscita per il Mulino l'edizione
aggiornata del suo saggio Le forme della moda. Assieme a Chiara
Tagliaferri conduce il podcast Sailor. Anatomia del corpo
attraverso la moda.
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