Un incontro-scontro di civiltà al
centro del quale, più che le grandi questioni di fede e
geopolitica, ci sono i riti familiari e un diverso sguardo sulla
città, lontano dai cliché 'crimine e malavita', talvolta evocati
come primordiali, endemici, atavici, e demoliti, non a caso,
attraverso due tra le più famose icone partenopee: la
gastronomia e la devozione religiosa. È soprattutto questo
"Etnoragù" cortometraggio di Cristiano Esposito - finanziato da
Film Commission Campania - con Salvatore Misticone, Pietro
Tammaro, Stefania Ventura, Amedeo Colella e le musiche del
maestro Mario Fasciano; la prima a Napoli martedì 19 novembre
alle 18:15 al Cinema 'La Perla' (presenta Giuseppe Borrone).
Ambientato tra Napoli e Procida, è la storia di Assunta e
Giovanni, una coppia tradizionalista e devota, la cui routine
viene sconvolta dalla figlia, archeologa in Terra Santa,
convertita all'Islam e decisa a sposare un uomo più grande.
Simbolo delle certezze di una vita che si sgretolano, è il ragù
della domenica che in un istante perde 'la gallinella' e la
'tracchiulella di maiale' e, con esse, il sapore delle
rassicuranti consuetudini sulle quali è fondato il rapporto dei
due anziani coniugi. Un passettino alla volta, incoraggiato
dalla moglie, Giovanni cambierà, per amore della figlia, molte
delle sue abitudini fino al giorno del matrimonio, quando
orchestrerà una piccola rivincita che gioca, narrativamente, con
gli stereotipi in stile 'Gomorra'.
"Nominare un luogo significa delimitarne i confini,
stabilirne una geografia; con Napoli questa metodologia non
funziona. Il suo nome evoca una dimensione polisemica, una
pluralità di sensi che rimanda ad una cultura - dice il regista
-. La vicenda mostra la sua duplice natura: un sentimento di
accoglienza unico al mondo e uno spiccatissimo senso
identitario. È anche il dramma di un uomo, che vede infrangersi
le piccole certezze che ne rendono ovattata e sicura
l'esistenza".
Cristiano Esposito (Ischia, 1971), è laureato in Ermeneutica
leopardiana. Sceneggiatore e regista di teatro, cinema e
televisione, premiato in diversi festival del cinema
indipendente è responsabile di ideazione, produzione e regia di
programmi e format radiofonici e televisivi per diverse
emittenti locali e nazionali.
"Mi ha emozionato partecipare con le mie musiche al
cortometraggio perché esse nascono nel solco di un lungo lavoro
contrassegnato dalla mescolanza di etnie ed esperienze" dice il
maestro Mario Fasciano (Napoli, 1952), compositore, cantante,
batterista, polistrumentista, che ha condiviso percorsi
artistici e umani con star del rock.
"Etnoragù" è prodotto da Coop.Ar.Tu.Ro grazie a Regione
Campania, Film Commission Regione Campania, POC Campania
2014-2020, Coldiretti Napoli, Teatro Serra, Procida Wi-Fi, Lega
Navale.
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