Norcia, la città simbolo del
terremoto 2016, con la "Civitas appenninica" si candida a
Capitale europea della cultura 2033, nell'ambito di un contesto
territoriale che abbraccia tre regioni, unite dal medesimo
destino, Abruzzo, Marche e Umbria.
Una sfida e un percorso entusiasmanti in cui la tragedia del
terremoto diventa forza propulsiva non solo per la ricostruzione
di fatto, ma per la ricerca europea, la sperimentazione, la
riconversione, la creazione di comunità e la definizione di
nuove opportunità e visioni. È quanto emerge dal manifesto
"Norcia e la Civitas appenninica: terra di cambiamento, crocevia
di tradizioni e innovazione" presentato oggi 1 marzo dalle
comunità e dalle istituzioni insieme ai tanti partner che hanno
deciso di sostenerla.
Tra i presenti alla cerimonia, tra gli altri, la presidente
della Regione Umbria, Stefania Proietti, il commissario
straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, il
sottosegretario Emanuele Prisco, l'europarlamentare Camilla
Laureti, l'assessore regionale alla cultura delle Marche Chiara
Biondi, la consigliera della Regione Abruzzo Marilena Rossi e il
vescovo di Spoleto Norcia mons. Renato Boccardo. A fare gli
onori di casa il sindaco di Norcia Giuliano Boccanera.
La Civitas appenninica assume un ruolo di incrocio di
esperienze e di sviluppo di opportunità, in quelli che sono gli
assi fondamentali di questo percorso: ricostruzione di centri,
territori e comunità nel rispetto del patrimonio
storico-artistico e paesaggistico, e innovazione che permetta
sviluppo economico, ma anche conoscenza per la comunità
internazionale, eccellenza, qualificazione. Elemento connettore
di questo programma, valore fondante in questa terra dalla
storia millenaria - ricca di tradizioni, testimonianze
artistiche e letterarie, spirituali straordinarie, quali San
Benedetto, San Francesco e San Romualdo, specialità uniche nei
prodotti della terra e nell'enogastronomia come nell'alta
formazione - è la cultura: forza trainante per la rinascita e lo
sviluppo. Tra le parole chiave che emergono nel Manifesto di
candidatura, la volontà di Norcia di divenire crocevia di
popoli, esperienze e culture europee, promuovendo il dialogo
interculturale e la cooperazione scientifica ed artistica per
definire le nuove strade della prevenzione, della resilienza,
della progettazione e della rinascita tanto creativa e spiritale
quanto economica, nelle tragedie determinate dagli eventi
naturali.
Dunque incrocio tra valorizzazione del passato e
sostenibilità da un lato e innovazione tecnologica e creatività
contemporanea dall'altro, con il monito all'integrazione
sociale, all'inclusione e partecipazione comunitaria come
elemento fondamentale in ogni iniziativa sviluppata nel progetto
di candidatura: progetto che da domani si inizierà a delineare
in vista della sua presentazione agli organismi europei nel
2027.
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