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Quali rischi corre il Papa. Il parere dello pneumologo

Quali rischi corre il Papa. Il parere dello pneumologo

A Bergoglio è stata fatta una trasfusione completa per ripristinare i livelli di piastrine e globuli rossi.

ROMA, 22 febbraio 2025, 21:22

di Enrica Battifoglia

ANSACheck
Monitor per il controllo dei parametri vitali. Immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Monitor per il controllo dei parametri vitali. Immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una crisi respiratoria grave e una trasfusione completa del sangue per riportare alla normalità i livelli delle piastrine e dei globuli rossi: sulla base del bollettino medico diffuso oggi, è quanto si può dire delle condizioni di salute del Papa.

La crisi respiratoria asmatiforme che ha colpito il Papa è simile a quanto avviene durante un broncospasmo, quando la muscolatura liscia che avvolge i bronchi si contrae eccessivamente, fino a causare il restringimento delle vie respiratorie. 'È una condizione che si rileva quando, nella visita medica, si sentono i bronchi chiusi', osserva lo pneumologo Lorenzo Corbetta, professore associato delle malattie dell'apparato respiratorio all'Università di Firenze, riferendosi ai casi generali nei quali questa condizione viene rilevata.

Quando si verifica una crisi respiratorio del genere, aggiunge, di solito è diffusa all'intero albero bronchiale. Se poi, come si legge del bollettino medico, la crisi respiratoria è 'prolungata nel tempo', si verifica una situazione di entità 'moderato-grave che può causare ipoventilazione'. Vale a dire che la respirazione non riesce né a fornire una quantità di ossigeno sufficiente, né a espellere una quantità sufficiente di anidride carbonica. Di conseguenza, i livelli dell'ossigeno nel sangue si abbassano.

È una situazione che richiede terapie specifiche', osserva Corbetta, e quali siano le terapie più idonee dipende dalle condizioni del paziente: se per esempio sia 'predisposto all'asma, oppure se la crisi sia dovuta a un episodio infettivo dei bronchi'.

L'applicazione di 'ossigeno ad alti flussi' della quale si parla nel bollettino medico lascia pensare a un'insufficienza respiratoria importante. Si tratta, prosegue l'esperto, di 'una nuova metodica, diventata di routine durante la pandemia di Covid-19 e che dà risultati ottimi senza causare gli effetti collaterali che può dare la ventilazione meccanica'.

La tecnica, non invasiva, consiste nell'introdurre dal naso aria riscaldata, umidificata e arricchita di ossigeno ed è comunemente utilizzata nei pazienti che possono respirare spontaneamente, ma che hanno bisogno di ossigeno a tassi di flusso più elevati.

Nel bollettino medico si parla infine di 'piastrinopenia associata a un'anemia' che ha richiesto 'emotrasfusioni': si sono verificate sia una riduzione delle piastrine, che sono frammenti di cellule presenti nel sangue che contribuiscono al processo di coagulazione, sia la riduzione di globuli rossi che hanno richiesto una trasfusione completa di sangue e non quella di componenti del sangue. 

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