Sono 7 le regioni che fino a Natale saranno interessate da precipitazioni diffuse e nevose a quote piuttosto basse, a partire dai 300-500 metri. La parte d’Italia più colpita sarà la fascia adriatica centrale - Marche, Abruzzo e Molise - con precipitazioni nevose, anche abbondanti, in collina.
Nevicherà, tuttavia, a quote collinari anche in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Laddove non nevicherà sarà invece la pioggia ad essere la protagonista.
Il picco della nuova ondata di maltempo avverrà proprio durante la vigilia di Natale, mentre il 25 dicembre le precipitazioni inizieranno gradualmente a diminuire fino a quasi cessare del tutto.
Sul resto d’Italia invece ci sarà bel tempo con cielo sereno e terso dovuto all'alta pressione delle Azzorre.
Particolare attenzione dovrà essere tenuta anche per altri due fattori importanti, ovvero vento e temperature. La ventilazione continuerà ad essere sostenuta dai quadranti settentrionali con il Grecale e la Tramontana che soffieranno fin oltre i 50-60 km/h provocando mareggiate con onde alte fino a 3-4 metri.
Le temperature invece saranno in diminuzione.
Se al Centro-Sud farà freddo di giorno (con non più di 8-11°C su molte città costiere e di pianura), al Nord sarà di notte in cui piomberà il gelo. Il 25 farà registrare intense gelate su gran parte del Nord con valori fino a -4°C anche in pianura e fino a -16/-18°C a circa 2000 metri di altezza. Gelate sono attese anche a Firenze, Perugia e Roma.
Il freddo proseguirà anche nella giornata di Santo Stefano (giovedì 26) e almeno fino all’ultimo weekend del 2024.
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