Un'esperienza "complessa", ma
stimolante, quella della gestione di un Ente di previdenza
pluricategoriale, perché viene la giusta "attenzione" alle
differenti esigenze degli associati (dottori agronomi e
forestali, chimici, fisici, geologi e attuari) sul fronte
dell'assistenza e, in generale, delle iniziative a sostegno
della platea.
A dirlo il presidente dell'Epap, la Cassa che assicura cinque
segmenti del lavoro libero-professionale, Stefano Poeta,
rispondendo, questa mattina, nella Bicamerale sugli Enti
pensionistici, ad una domanda del deputato di Fi Giorgio
Lovecchio sulle caratteristiche dell'offerta dell'Istituto
privato.
Durante l'audizione, i vertici dell'Epap hanno rammentato come
il requisito minimo per accedere alla prestazione di vecchiaia
sia il compimento di 65 anni di età e almeno 5 anni di anzianità
contributiva e di iscrizione all'Ente. Il fenomeno delle
cessazioni dall'attività della Cassa pluricategoriale (12.028 in
totale a settembre 2024, recita la memoria depositata in
Parlamento, ndr), infine, è stato spiegato, dopo la domanda
posta dal presidente della Commissione, il deputato della Lega
Alberto Bagnai, riguarda prevalentemente la mobilità degli
iscritti che cessano l'attività libero-professionale, migrando
verso forme di lavoro dipendente, molti in virtù delle
opportunità occupazionali offerte dal Pnrr (Piano nazionale di
ripresa e resilienza).
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