"L'attenzione della nuova
'governance' della Cassa sarà concentrata sicuramente sulle
esigenze dei nostri iscritti, soprattutto delle nuove
generazioni che hanno bisogno di una particolare cura", tant'è
che "le risorse di welfare sono in buona parte dedicate a loro",
laddove "nel 2023 sono stati stanziati 33,5 milioni, con un
incremento, rispetto all'anno precedente, di oltre il 18%". Lo
dice all'ANSA il nuovo presidente della Cassa dottori
commercialisti (Cdc) Ferdinando Boccia, a margine dei lavori del
convegno promosso dal Consiglio nazionale della categoria
professionale, a Pesaro.
La 'governance', prosegue, è "in continuità con quella
precedente, dunque, non posso che ringraziare il mio
predecessore Stefano Distilli (il professionista aostano ha
guidato l'Ente pensionistico privato dal 2020 all'inizio del
mese di ottobre, ndr). C'è, sottolinea Boccia, "un intervento
nel quale abbiamo creduto moltissimo ed è Cdc Edu, il progetto
di formazione universitaria": per il primo semestre dell'anno
accademico 2024-205 sono già previsti sei nuovi incontri con i
giovani studenti, ampliando la rete di atenei anche nel Centro
Nord (le università coinvolte sono finora La Sapienza di Roma,
la Federico II di Napoli e la Aldo Moro di Bari).
All'iniziativa, aggiunge, "hanno partecipato 15 relatori tra
consiglieri di amministrazione e dirigenti della Cassa, per un
totale di 35 ore di lezioni effettuate, 2 borse di tirocinio
erogate e circa 700 studenti" raggiunti;, ;e "abbiamo spiegato,
in sintesi, cosa fa il dottore commercialista, spiegando che non
si tratta di una professione in cui ;ci si dedica, come spesso
accadeva in passato, soltanto sul fronte fiscale", bensì che è
un'attività variegata. E che, "nell'arco di pochi anni, i
colleghi possono raggiungere livelli reddituali superiori a chi
sceglie di impegnarsi in un'occupazione dipendente;", conclude
il presidente.
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