Dalla determinazione e dallo
sguardo rivolto al futuro di un giovane imprenditore palermitano
prende forma Nomia, il primo exchange di criptovalute nato nel
Mezzogiorno. A idearlo è Cristoforo Giordano, 31 anni, dopo anni
di formazione, esperienza nel trading e attività nel campo della
blockchain. La sua missione: rendere il mondo delle criptovalute
accessibile, sicuro e comprensibile, in particolare per le nuove
generazioni. L'app, in fase di lancio, permetterà a chiunque -
anche senza competenze tecniche - di accedere al mondo crypto
attraverso un'interfaccia semplice e un percorso educativo
gratuito.
La piattaforma parte con otto collaboratori attivi e ha già
raggiunto una valutazione pre-lancio di 1,5 milioni di euro,
grazie alla solidità della tecnologia sviluppata e alle
certificazioni ottenute. "Nomia nasce dal desiderio di offrire
alle persone uno strumento per ottenere quella che io chiamo
sovranità monetaria - afferma Giordano - Il bitcoin non è
soggetto a svalutazione come l'euro o il dollaro, non può essere
pignorato e ha un'offerta limitata. È una valuta che preserva il
capitale. Non volevo solo essere un investitore, ma creare
qualcosa che potesse aprire davvero le porte di questo mondo
anche a chi non ha esperienza". Tra chi ha creduto nel progetto
c'è Tommaso Dragotto, fondatore e presidente di Sicily by Car,
società leader dell'autonoleggio quotata su Euronext Growth
Milan. L'app sarà disponibile su Android entro quindici giorni e
su iOS entro ventidue. Nomia è già iscritta all'organismo agenti
e mediatori, l'ente che certifica l'attività crypto in Italia, e
sta lavorando per ottenere la licenza Micar, la nuova
regolamentazione europea che diventerà obbligatoria entro fine
anno.
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