"Dal 2019 al 2023 il Mezzogiorno è
stata la parte più dinamica del Paese, con una crescita del Pil
del 3,5%, contro una media nazionale del 3,1%, e un aumento
delle esportazioni dai propri distretti produttivi del 27,2%,
rispetto a una media dei distretti italiani del 18,9%". Così
Gaetano Miccichè, chairman divisione Imi Cib Intesa Sanpaolo,
nel corso del forum "Milano-Palermo, Genio Mediterraneo" che si
svolge a Palermo.
"Il Mezzogiorno ha la possibilità di giocare un ruolo di
primo piano nel contesto economico-produttivo internazionale se
pubblico e privato investiranno assieme nel potenziamento delle
infrastrutture portuali, ferroviarie ed energetiche e nella
valorizzazione delle risorse umane, a partire dai tanti giovani
laureati che spesso sono costretti a emigrare - ha continuato
Micciché - La Sicilia, in particolare, può divenire un hub
logistico ed energetico di rilevanza mondiale se amplierà i
propri porti, punterà sulla produzione e sul trasporto di
energia pulita e valorizzerà al meglio le Zone Economiche
Speciali per attrarre investimenti internazionali".
"Le tendenze positive - ha concluso Micciché - sono
confermate dai dati finora disponibili per il 2024 e, per il
2025, si prospettano nuove opportunità, derivanti non solo da
ulteriori risorse del Pnrr e del fondo di sviluppo e coesione,
bensì pure dalla nuova centralità geopolitica ed economica del
Mediterraneo e dell'Italia, grazie all'accorciamento delle
filiere produttive".
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