Un'area dedicata allo svago dei
bambini del quartiere, in memoria di Claudio Domino, il bimbo
ucciso su commissione di Cosa nostra il 7 ottobre del 1986. Si
trova negli spazi dell'oratorio San Vincenzo, in via dei
Quartieri, a Palermo, ed è stata inaugurata oggi pomeriggio.
All'interno dell'area l'artista Igor Scalisi Palminteri ha
realizzato, per l'occasione, diversi murales, tra i quali uno in
particolare dal titolo "Fragile", raffigurante una bambina
nell'atto di accudire un piccolo uccellino.
"Fragile è una parola che spesso associamo a qualcosa di
debole, di vulnerabile, ma la fragilità è anche ciò che ci rende
umani - spiega Igor Scalisi Palminteri -, ogni essere vivente
porta dentro di sé una parte fragile: penso all'uccellino che ho
dipinto, così delicato, così bisognoso di cura".
"Che ancora non si giunga a una verità giudiziaria è qualcosa
che non ci ha scoraggiato - afferma Ninni Domino, padre di
Claudio - essere nella parrocchia dove Claudio, spesso, veniva
buttato fuori perché qui, insieme agli amici, giocava a pallone,
è un ricordo bellissimo di Claudio in vita. Il cambio
generazionale ci dà la certezza di un cambiamento, io non parlo
di speranza, parlo di certezza. Noi siamo stati avvolti da un
sistema canceroso e oggi sembrerebbe che la società stia uscendo
da questo sistema, ma il cambio generazionale deve avvenire
sempre nella memoria".
L'iniziativa è stata realizzata della Fondazione Tommaso
Dragotto. "Credo fermamente - prosegue Dragotto - che l'arte
possa educare e ispirare. È un linguaggio universale, capace di
parlare a tutti, grandi e piccoli, e di aprire le porte del
cuore. Questo murale nasce per il quartiere San Lorenzo, ma il
suo messaggio è universale: un invito a prendersi cura dei più
fragili, a dare luce e speranza a chi ne ha più bisogno".
Alla cerimonia di inaugurazione dell'area e del murale erano
presenti, oltre ai genitori di Claudio, Graziella Accetta e
Ninni Domino, anche il presidente della commissione parlamentare
regionale Antimafia Antonello Cracolici, il parroco di San
Vincenzo De Paoli, Calogero Di Fiore, la consigliera comunale
Sabrina Figuccia, l'assessore regionale alle Attività Produttive
Edy Tamajo ed il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. "Claudio
Domino resta un'effige e una vittima di una Palermo violenta -
ha detto il sindaco Lagalla - la memoria deve essere sempre viva
per evitare che una stagione di quel genere possa ripetersi".
"Guai a delegare ad altri ciò che possiamo fare noi stessi -
ha concluso Antonello Cracolici - e oggi noi possiamo fare
ancora tanto".
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